16/06/2013 10:19
Salve Garcia, a Roma laspettano con ansia. Quando sbarcherà nella Capitale?
«Domani o al massimo martedì, comunque ci siamo. Manca davvero poco».
Nella miniconferenza di mercoledì scorso a New York si è espresso anche in italiano. Parla già la nostra lingua?
«No, non ancora, ma capisco quasi tutto (Rudi parla spagnolo, ndr). So che è importantissimo esprimersi nella lingua di riferimento per tanti motivi. Vedrete, ci riuscirò presto».
Anche perché dovrà parlare con alcuni calciatori fondamentali, tra cui anche Francesco Totti. Che il francese non lo parla proprio..
. «Tranquilli, Totti è un grande calciatore e un ragazzo splendido. Con Francesco non ci sarà nessun problema».
Ha già unidea della squadra? Che Roma sarà?
«Cè molto da lavorare, ma lo stiamo già facendo di concerto con Walter Sabatini e Frederic Massara. Conosco la squadra, ma devo trasferirmi al più presto per pianificare la stagione, a cominciare dalla preparazione. Come ho detto a New York, sono una persona fedele. Spero di restare a lungo a Roma, proprio come è successo a Lilla».
Anche perché questanno a Roma non si può proprio più fallire, dopo tre anni fuori dalle coppe...
«So che la gente si aspetta prima di tutto che la Roma torni in Europa. È un passaggio fondamentale, ci riusciremo. La Roma tornerà presto a giocare le coppe, ne sono certo. Ma vengo anche per provare a vincere qualcosa».
E poi cè il derby, una partita differente dalle altre e che nella Capitale solca i giudizi. Tra laltro, lei nelle sfide tra Lilla e Le Mans non ha mai perso, vincendo addirittura tre volte su quattro...
«Vedo che è informato... Ma lho fatto anche io: so quanto vale un derby a Roma, so che la cosa più importante è battere la Lazio, so che peso ha quella partita lì per i tifosi giallorossi. Non perderemo».
Allora arrivederci monsieur Garcia, la prossima tappa è in Italia.
«Certo, a presto. E sempre forza Roma. Anzi, forza magica Roma».
Impressioni? A Trigoria hanno trovato un allenatore di personalità, che può rilanciare davvero i giallorossi. Nessuna scommessa, alcune certezze, molte speranze. Con lauspicio che Garcia non finisca subito nella centrifuga delle contestazioni, lui che di colpe non ne ha neanche una.