30/06/2013 10:47
E allora facciamo chiarezza. Si sta faticosamente passando dalla Roma americana alla Roma alla francese, sembra che questo sia il tragitto indispensabile per far felice Garcia. Non più Rafael e nemmeno Julio Cesar in porta, meglio Ruffier del St.Etienne. E a centrocampo niente Paulinho, si tentenna su Nainggolan, che altrimenti finirà allInter, ma si insegue Capoue del Tolosa. E ancora: Corchia e Digne, come esterni bassi e persino Imbula, un quasi minorenne che viene dalla Ligue2. (...)
Bene, giusto così, perché la squadra si costruisce con lallenatore e non con le figurine, e qualcuno che andava bene magari ad Allegri, può non garbare a Garcia, ma non è detto nemmeno che ogni tecnico debba portarsi i suoi cocchi, come Tachtsidis e Goichoechea dimostrano ampiamente. Questa è una squadra che, dopo due stagioni buie, non può più sbagliare e dunque bisogna andare sul sicuro, senza altre avventure. Basta sfogliare gli almanacchi per scoprire futuri campioni, ne abbiamo fatto preziosa incetta in questi due anni. E basta pensare di cedere De Rossi che ha dimostrato per lennesima volta il suo valore, a dispetto di cialtroni e detrattori. Vorremmo dire anche: basta con Gilardino al posto di Osvaldo, perché Gilardino andava bene cinque anni fa e se Osvaldo sceglie Manchester basta rimpiazzarlo a dovere. La Roma, quella vera, quella testaccina, né americana e tantomeno alla francese, deve solo tenere i suoi pilastri e completarsi con due, tre, innesti forti, di peso. Basta con le rivoluzioni e basta con i campioncini imberbi, che allungano il futuro ma negano il presente.