18/06/2013 10:00
Poi avvisa: «Penso di essere onesto e devo anche fare una valutazione. In azzurro nelle ultime volte, magari non col Messico, sono sempre stato il migliore. Le cose sono sempre andate molto bene e anche più. Quindi cè differenza rispetto a quello che facevo alla Roma: ovvero una gara buona e una no. Un fondo di verità ci deve essere. È anche giusto rendersi conto di quello che mi circonda perché il Maracanà è guardato da tutto il mondo e la pressione dovrebbe essere di più. Giocare nella Roma mi dà una pressione diversa, più passionale e a volte forse mi confondo e mi coinvolge troppo».
Parole che fanno eco a quelle di Prandelli («Daniele con noi gioca meglio perché qui non gli chiediamo troppo», disse il ct) e che sembrano voler preparare laddio. Mourinho daltronde lo attende al Chelsea e a Roma nessuno dei dirigenti si opporrebbe di fronte a unofferta da 15 milioni. Prima di prendere una decisione però De Rossi parlerà con Garcia. «Ancora non ho sentito nessuno: né il mister, né la società. Ho seguito però tutta la storia, tutta la telenovela. Abbiamo preso un allenatore bravo, un allenatore equilibrato. Mi ricorda vagamente Luis Enrique, quindi per me parte col piede giusto, perché Luis è il numero uno. Leggo anche di acquisti importanti. Penso che la società stia facendo le cose nella maniera giusta, anche perché cè bisogno di una svolta». Parole da Capitan Futuro o da semplice tifoso pronto a trasferirsi a Londra?