De Rossi: «Niente da chiarire, rivendico le mie parole»

19/06/2013 10:08

 
SERENITA’ - Sguardo sereno. E il tema della serenità azzurra che riemerge, in contrasto con le tensioni romane:  «La serenità qui c’è e si costruisce negli anni. Quando è arrivato Prandelli, la situazione non era delle migliori; in grandi appuntamenti l’Italia non aveva fatto bene; poi abbiamo ricominciato a ricostruire un'idea di gioco e di comportamento» . Risultato?  «Qui ora si gioca bene perché c’è un impianto, cose che funzionano, non solo per la serenità; non basta la serenità per alzare i trofei, anche se è un buon ingrediente. Ripeto: non penso che uno gioca bene perché è sereno ma perché è aiutato da un certo impianto di gioco, da un certo organico e dai compagni, mentre in una stagione negativa di un gruppo anche le prestazioni individuali vengono meno, per quello che mi ruguarda» . Fino al punto di perdere la Nazionale? è sincero:  «Una paura che non ho avuto perché ho fudicia nelle mie qualità e perché il ct mi è sempre stato vicino. Detto questo la certezza del posto in Nazionale non ce l’hai mai, il calcio va avanti, ci sono giovani emergenti. Ma paura mai» . Prandelli, li accanto chiosa:  «Noi non gli chiediamo di essere il solo costruttore di gioco, ma lo giudichiamo con occhi diversi» . (...)