Doni: «Daniele, non dargliela vinta»
19/06/2013 09:27
Cè un nesso diretto tra queste parole pronunciate tre anni fa dal centrocampista e quelle di domenica notte provenienti dal Brasile. «A Roma - ha accusato Capitan Futuro -
si vive anche di calunnie e devi sempre stare attento a come ti muovi, a quello che dici: ti vengono attaccate pecette vergognose». I calunniatori di professione sono sempre lì. Spalletti li chiama
«tiratori scelti e se Daniele parla così qualcosa di vero cè». La Roma esprime solidarietà a De Rossi aspettando di decidere insieme a lui se è il caso di separarsi, Doni spera che non succeda.
Cosha provato leggendo le dichiarazioni del suo ex compagno?
«Tanta amarezza, ma nessuna sorpresa. Daniele è lunico ad avere il coraggio di dire certe cose. Lo fece quando ero ancora alla Roma per difendermi e continua a pagare anche questo».
A chi si riferisce?
«Cè gente che inventa storie ogni giorno, liberamente, senza che nessuno intervenga. Ad esempio su di me hanno detto che Montella mi faceva giocare perché ero amico di De Rossi e la formazione la decideva lui. Non è una calunnia questa? Ho sempre dato tutto per quella maglia, ho giocato con un ginocchio a pezzi senza allenarmi. Ma in pochi me lo hanno riconosciuto».
Quindi De Rossi farebbe bene a cambiare aria?
«Una decisione così delicata spetta a lui. A me dispiacerebbe se andasse via, è un grandissimo centrocampista e per la Roma ci sta male. Lho visto piangere di rabbia dopo le sconfitte. Se partisse, per certi versi, la darebbe vinta a chi cerca quotidianamente di distruggere lui, la squadra e la società».
Per lei invece cosè la Roma?
«Una tappa fondamentale della mia vita professionale e privata. Sono stati sei anni pieni di emozioni che mi hanno segnato. Quando posso seguo le partite in tv e mi sento spesso con alcuni compagni e dirigenti. Adesso grazie allappoggio di Bruno Conti sto costruendo a Riberao Preto la prima scuola calcio brasiliana con il marchio della Roma. Scoprire qualche talento da mandare a Trigoria sarebbe il massimo. È una struttura allavanguardia, con delle webcam puntate sui campi per consentire ai genitori di seguire da casa in diretta gli allenamenti dei figli».
La Roma ha bisogno di un portiere, pronto subito però.
«Lo so e mi dispiace per Stekelenburg. Forse non si è ambientato ma giocare in quello stadio è difficile per tutti. Non basta saper parare: devi estraniarti ed essere molto forte a livello mentale».
Se la sente di consigliare Rafael?
«Con il Santos ha fatto molto bene, anche lì cè tanta pressione. Ha ottime doti, è giovane e mi sembra pronto per il campionato italiano».
«Non lo conosco, gli auguro di fare bene. Mi dispiace non sia rimasto Montella, so che lo rimpiangono in tanti. Anche gli stessi che due anni fa dicevano: "fa giocare solo gli amici"».