Garcia: “Roma in Europa grazie al bel gioco”

20/06/2013 11:13

Nel suo staff ci sarà anche Andreazzoli, con ruolo però ancora da definire. Passione affievolita da due annate storte (solo 5 tifosi a Trigoria e uno striscione: «Dateci i campioni»). «Non mi importa del passato – taglia corto – ma vincere con la Roma ora. È importante ritrovare l’Europa, se dalla porta principale (la , ndr) meglio. Ho una rosa di qualità, ora voglio conoscere i giocatori. Solo allora potrò capire cosa serve e cosa no». Anche rientra nelle valutazioni da fare: «Prima di parlare di ruolo o futuro voglio incontrarlo». Stessa risposta per Osvaldo, mentre su il francese non ha dubbi: «Do più importanza alla squadra che ai singoli, ma è un grandissimo e avrà un ruolo fondamentale in campo e fuori».

Fondamentale sarà anche la scelta del (si allontana Rafael): «Una grande squadra ha bisogno di un efficace. Sto lavorando con , nessun giocatore sarà preso senza il mio assenso». E a chi gli ricorda che è una 3ª scelta dopo i rifiuti di Mazzarri e Allegri, risponde: «La cosa importante non è essere la prima scelta, ma essere l’allenatore della squadra. Comunque da due anni parlo con la Roma…». Preoccupano le partenze a rilento di che potrebbero innervosire un ambiente spazientito: «L’importante è finire bene, il campionato è una maratona. Mi ritengo un diesel: a Lilla 4 volte su 5 siamo andati in Europa. L’importante è che ci venga dato tempo di lavorare. Giudicatemi dai risultati». Bisognerà anche gestire uno spogliatoio turbolento: «Per vivere in gruppo ci sono delle regole. Io sarò la guida».