23/06/2013 12:08
Oltra a fare lavvocato, Mario Tonucci è stato presidente del Club Scherma Roma, società che ha vinto più scudetti in Italia. Lavvocato, intervistato dal sito romanewe.eu, ha parlato della società giallorossa e della trattativa che due anni fa permise a James Pallotta e co. di acquisire il club giallorosso in mano alla famiglia Sensi. Anche in quel caso, lattività di mediazione dello studio legale romano, che dopo la vicenda Soros non smise di interessarsi delle vicende legate alla vendita della Roma, fu decisiva. «Retroscena particolari nella trattativa che ha visto il passaggio dai Sensi agli americani non ci sono stati - ha proseguito -, quando si lavora con professionisti sono poche le sorprese che ti possono capitare». Nelle ultime due stagioni, quelle con gli americani alla guida, però i risultati sportivi sono stati scarsi. Tantè che gran parte della piazza non è più disposta ad aspettare in silenzio. Annate che, assicura lavvocato, non sono piaciute neanche a Pallotta e soci: «Non sono sicuramente contentissimi di queste due stagioni - le sue parole -. Lambiente di Roma non è facile, tuttaltro ma sono carichi ancor di più a far bene. Hanno inserito uno staff giovane, stanno lavorando su diversi fronti e vogliono fare grande questa squadra».
Oltre agli americani, però, allinterno della AS Roma cè anche Unicredit che starebbe cercando acquirenti per la sua quota di minoranza: «È dallinizio che la banca si è prefissata di cedere le quote che la riguardano, ma non è sicuramente ora il momento - ha spiegato Tonucci -, bisogna risollevare il club per poi dedicarsi a cercare nuovi investitori». Uno di questi potrebbe essere (secondo alcuni rumors) Luca Parnasi, limprenditore romano incaricato di costruire, con la sua azienda di costruzioni, il nuovo stadio della Roma che a breve dovrebbe essere presentato dallarchitetto Dan Meis: «Parnasi? Sono tanti gli imprenditori che vorrebbero rilevare la quota di minoranza appartente alla banca ma non tutti sono affidabili».
In ogni caso, si parla sempre di quote di minoranza e di ricerca di nuovi partner, come la proprietà americana ha sempre dichiarato fin dal momento del suo insediamento. Sicuramente non affidabile si è, invece, dimostrato il presunto sceicco Al Qaddumi che nei mesi scorsi cercò di entrare nella società giallorossa dichiarando eredità in arrivo e quantaltro. Dopo le verifiche del caso, non se ne fece nulla. «Non sappiamo perché gli americano lo hanno voluto ascoltare, forse gli hanno mostrato alcune carte e documenti in America. Per fortuna è andata diversamente...», ha concluso Tonucci