La Roma di Garcia nasce a New York

11/06/2013 09:26

 
Troppo tardi, a giudicare dall’adunata newyorkese della Roma. si è liberato sulla parola dal Lilla ed è pronto a tornare domani in Europa da allenatore giallorosso in pectore. «Siamo consapevoli che è in trattativa con un'altra squadra - ha confermato il del club transalpino Frederic Paquet - e noi vogliamo che le cose vadano per il meglio per tutti. Siamo pronti a lasciarlo partire. Tutto sarà più chiaro quando parleremo con Rudi». In ballo c’è un milione di euro di stipendio per l’ultimo anno di contratto, soldi che è pronto a lasciare in buona parte al Lilla. Dalla Roma avrà un contratto biennale da circa 1,2 milioni netti più premi.
 
Lo accompagneranno a Trigoria almeno tre collaboratori del suo staff tutto francese, Nanni dovrebbe continuarsi ad occupare dei portieri (ma attende il rinnovo di contratto) mentre Andreazzoli è l’uomo ideale per aiutarlo nei primi mesi a capire in che posto è finito. La nuova scommessa di , insomma, sta per essere benedetta dalla proprietà americana. L’obiettivo del blitz negli Usa era proprio quello di ottenere l’ok sull’allenatore francese, dopo aver scartato la candidatura di Bielsa. Ma non solo, vuole convincere Pallotta sull’ambizioso piano di mercato che ha in mente per rilanciare la Roma. Il dirigente si è forzato, non saliva su un volo intercontinentale da un paio d’anni, e già questo spiega l’importanza del viaggio.
 
Le dimissioni di Baldini gli hanno consegnato nuovi poteri e ora spetta a lui, in qualità di unico referente dell’area tecnica, tenere alta la «motivazione» di Pallotta. Dopo le lunghe e «fredde» conference call dei giorni scorsi, il ds ha sentito il bisogno di parlare faccia a faccia con il boss. Oltre alla questione allenatore, è un momento di scelte decisive: sul budget e non solo, con Unicredit spettatrice interessata e spiazzata dalle dimissioni di Baldini.
 
Detto che Zanzi sta lavorando sodo sul progetto stadio da presentare tra un mese al nuovo sindaco Marino, con cui si conta di lavorare in sinergia come accadeva con Alemanno, alla Roma servono nuovi investimenti. E una linea comune con la proprietà su operazioni di mercato fuori dalla norma: è pronto a rivoluzionare ancora la rosa, con almeno tre innesti importanti ( è fatto, un obiettivo concreto) e un paio di cessioni «strategiche» e dolorose, dicasi Osvaldo e . Con il placet di .