IN POLE - Allegri resta la prima scelta ed è ancora in pole position. Ancora per poco però. (...) Allegri aveva manifestato a Baldini e Sabatini la volontà di venire alla Roma già da tempo, e lostracismo continuo di Berlusconi ai suoi danni non faceva altro che avvalorare lipotesi giallorossa. Di traverso si è messo però Galliani che, anche per salvare se stesso da un imminente ristrutturazione in casa rossonera, ha ideato e sta cavalcando la battaglia-Allegri, il tecnico cui è legatissimo e che gli deve molto.
Tutto questo non basterebbe a trattenere Allegri al Milan in presenza di una decisione in tal senso di Berlusconi. Il problema, guardandolo dal punto di vista della Roma, è che in questo momento il tecnico livornese è ancora sotto contratto col Milan e quindi non può firmare altri accordi. Le dimissioni? Unarma a doppio taglio. Se non accettate Allegri si vedrebbe negare sine die la possibilità di firmare per la Roma, obbligato allo stesso tempo a guidare il Milan in scadenza di contratto. Una vera jattura per lui, per la Roma e alla fine forse anche per il Milan. Che però potrebbe esonerarlo in qualsiasi occasione in avvio di stagione dopo aver fatto il dispetto a lui e alla Roma. Ecco perchè Allegri tentenna. (...)
PRIGIONIERO - Insomma, dopo aver capito che mai il Milan accoglierà le sue richieste (rinnovo di contratto fino al 2016 e garanzie tecniche) Allegri sta giocando la sua legittima partita per uscirne nel migliore dei modi e soprattutto per non rimanere prigioniero di un Milan che non lo vuole più. Situazione che potrà spiegare meglio e compiutamente se e quando finalmente la Roma potrà annunciarlo e portarlo a Trigoria.
CONTATTI - Va detto che forse in tal senso i dirigenti giallorossi potrebbero in qualche modo trattare con il Milan invocando una sorta di gentleman agreement tra due società che comunque non si sono mai fatte la guerra e che anzi, negli ultimi anni (vedi caso Mexes) hanno visto il Milan approfittare di qualche impasse in casa giallorossa.