Osservatorio, trasferte a rischio. E la tessera del tifoso?
07/06/2013 13:12
Quanti tagli alla Coni Servizi: è la spending review...
Il Comitato per le remunerazioni di Coni Servizi, presieduto da Vincenzo Iaconianni e composto da Giovanna Boda e Francesco Parlato, alla luce delle indicazioni già formulate da Giovanni Malagò, e delle disposizioni previste dalle norme relative alla spending review, ha deciso di ridurre gli emolumenti dei vertici della società di circa il 35% rispetto al precedente esercizio, superando la soglia del 30% richiesto dalla legge. Per quanto riguarda il direttore generale, il cui emolumento era già stato in passato ridotto del 30% rispetto ad omologhe posizioni in ambito privatistico, è stata operata un'ulteriore riduzione del 30% che comporta una complessiva riduzione del 50% nei confronti di analoghi incarichi in strutture private. Tali riduzioni hanno ottenuto il pieno apprezzamento da parte dei rappresentanti della Corte dei Conti e del Ministero dell'Economia, presenti alla riunione. Inoltre, su proposta del presidente Franco Chimenti, è stata istituita la commissione sulle Pari Opportunità il cui coordinamento è stato affidato a Giovanna Boda, componente del cda e direttore generale del MIUR.
La Ministra Idem e lo "ius soli" degli sportivi: e le Pari opportunità?
La ministra Josefa Idem ha proposto, in audizione alla VII commissione cultura della Camera, una soluzione (parziale) per lo "jus soli": la cittadinanza per meriti sportivi ai minori tesserati per le Federazioni sportive e figli di genitori regolarmente "soggiornanti". La Idem è oberata di lavoro: non ha nemmeno un sottosegretario che possa aiutarla (dopo che è stata "rimossa" la Biancofiore) e deve occuparsi di ben tre ministeri (Pari opportunità, politiche giovanili e sport). Come fa? Lavora dieci-dodici ore al giorno, ma non basta. Ecco allora una proposta, quello della cittadinanza per meriti sportivi, che ci pare discriminatoria. Soprattutto per una ministra delle Pari opportunità. Lo ius soli è sacrosanto, risolverebbe anche il problema di alcune discipline, prima l'atletica. Ma perché solo per alcuni, iscritti alle Federazioni sportive? E chi fa parte di un Ente di promozione? E chi non può fare sport perché non ne ha le possibilità economiche? Già l'aveva proposta Mario Pescante ed era caduta nel vuoto. Ora ci riprova la Idem (che giovedì prossimo sarà in Giunta Coni). La ministra aveva spinto molto anche sullo sport a scuola: poi ha frenato, anche perché la competenza è della sua collega Carrozza, che ha già minacciato le dimissioni per la mancanza di fondi. "Salvate la Idem", avevamo scritto il 16 maggio (vedi Spy Calcio). Ha troppo da fare, e lei è abituata a correre. Ma attenta alla demagogia...
Cori razzisti a Busto, 5000 euro di risarcimento alla Lega Pro. In beneficenza
Complimenti a Mario Macalli, un segnale importante. Alla Lega Pro, costituitasi parte civile, il tribunale di Busto Arsizio ha riconosciuto a titolo di risarcimento per il danno subito, a carico degli imputati, la complessiva somma di 5.000. Si è concluso infatti il processo ad alcuni sostenitori della Pro Patria, condannati per cori razzisti contro Boateng e c. Muntari, compagno di Boateng, non si è presentato a deporre come testimone ed è stato multato di 500 euro: provveda Galliani, sempre attento a queste cose. La somma adesso sarà destinata ad un progetto di solidarietà che la Lega Pro porterà al Santo Padre in occasione della prossima udienza in cui sarà ricevuta. "Abbiamo scelto di essere presenti in tribunale per testimoniare la forte presenza della Lega Pro in ambito sociale - afferma Mario Macalli - Da sempre siamo in prima linea nella lotta ad ogni forma di discriminazione e per portare avanti un progetto che mira a far tornare le famiglie allo stadio in un clima di piena sicurezza e serenità".
Basket e rugby restano senza tv?
Luigi Gubitosi, dg della Rai, ha rotto le trattative non solo con Sky (vedi Spy Calcio del 4 giugno) per le Olimpiadi di Sochi 2014 ma anche con Gianni Petrucci, ex n.1 del Coni ora tornato alla Federbasket. "La Rai non risponde nemmeno alle lettere che le abbiamo inviato", spiega Petrucci. E Gubitosi, pare, sia furibondo. Non ha alcuna intenzione di acquistare i diritti per gli Europei maschili di basket, in programma in settembre in Slovenia. Costano 1,3 milioni di euro, e comprendono anche mondiali maschili e femminili (in Italia in crisi nera). "Siamo in pena - spiega ancora Petrucci - La Rai sostiene che siamo cari ma se è così evidentemente gli Europei valgono molto come prodotto. Ricordo che c'è una regola che la obbliga a trasmettere le manifestazioni importanti della nostra Nazionale". Gli Europei vanno dati in chiaro? E allora chi può darli, se non la Rai? Mediaset, anch'essa in rosso, e La7 non ne vogliono sapere. Il basket resterà "scoperto"? Stesso rischio per il Sei Nazioni di rugby del 2014, ma qui c'è tempo sino all'autunno per decidere: il direttore (quasi ex) di Rai Sport, Eugenio De Paoli, da grande appassionato, aveva cercato di convincere Gubitosi. "Il rugby è il vero sport da servizio pubblico". Ma il "tagliatore" non ne aveva voluto sapere. Costa troppo. Sky ha pagato 13 milioni di euro per gli ultimi tre anni mentre i prossimi tre ne costano 16. La7, con Urbano Cairo, altro "tagliatore", è già corsa in ritirata. Sky sta alla finestra (ma alla fine potrebbe fare il sacrificio). E la Rai? Silenzio totale. C'era una volta il servizio pubblico...