15/06/2013 11:31
IL ROMANISTA (P.A. COLETTI) - Tra i ventidue giocatori che il 22 giugno scenderanno in campo a Salvador de Bahia nella gara di Confederations Cup tra Brasile e Italia potrebbero esserci due romanisti. Una sfida tra il presente, il futuro e forse il passato del centrocampo giallorosso. Daniele De Rossi e José Paulo Bezerra Maciel Júnior, in arte Paulinho. Sono nati quasi nello stesso giorno, il 24 luglio litaliano il 25 il brasiliano, a cinque anni di distanza. Il primo è da dieci anni un punto fermo della Nazionale italiana e della Roma. Laltro da tre anni gioca titolare nel Corinthians e solo negli ultimi dodici mesi si è ritagliato un ruolo importante nela Seleçao. Ora sono entrambi in Brasile per giocare la Confederations Cup con le rispettive nazionali, ma al termine della competizione potrebero trovarsi sullo stesso aereo, direzione Roma.
«Paulinho sarà un giocatore giallorosso. La Roma lo ha preso di sicuro». Parola dellagente Fifa Josè Alberti. Il procuratore, uno dei massimi esperti di calcio sudamericano, ha confidato ieri a Radio Manà Sport: «È già stato definito tutto. Stanno aspettando che finisca la Confederations Cup per ufficializzarlo. È un giocatore che tra un anno raddoppierà il suo valore. Si adatterà molto bene, ha delle grosse qualità fisiche e tecniche. Non ci saranno problemi per il suo inserimento negli schemi della Roma». Sarebbe un colpo a sorpresa di Walter Sabatini. Nei giorni in cui sta definendo gli arrivi di Rafael, Benatia e Nainggolan, il direttore sportivo avrebbe stupito tutti scavalcando lInter nella corsa al centrocampista brasiliano. «Lui preferisce sicuramente la Roma. AllInter troverebbe molti argentini, mentre nella capitale potrebbe trovare il suo posto ideale» ha confidato Alberti.
LInter, in effetti, è già da tempo sul giocatore ma non è mai risucita a trovare un accordo con il procuratore. La Roma avrebbe scavalcato i nerazzurri presentandosi dallagente di Paulinho con un contratto da circa tre milioni a stagione. Più complicato trovare laccordo sul cartellino. Il giocatore è di proprietà al 55% del Corinthians e per i restante 45% del fondo Audax, riconducibile alla squadra Audax San Paolo (dove ha allenato Zago, prima di trasferirsi a gennaio in giallroosso). Sul contratto di Paulinho, che scade nel 2015, cè una clausola di 20 milioni. La Roma avrebbe presentato unofferta pari a 11 milioni, ma ha fatto capire di essere disposta ad aumentare la cifra, anche se non di molto, pur di portare a casa il centrocampista della Seleçao.
Paulinho a Trigoria troverebbe due vecchi amici: Castan e Marquinhos. Con loro nel Corinthians ha vinto il Campionato Brasiliano nel 2011 e la Libertadores a giugno 2012. Da quando i due difensori hanno lasciato il Timao per venire a Trigoria Paulinho ha continuato a vincere alzando al cielo la coppa del Mondiale per Club e del Campionato Paulista. «Ora sono concentrato sulla nazionale, ma sarò pronto quando dovrò lasciare il Corinthians» ha detto qualche giorno fa il centrocampista classe 88 al canale televisivo della Federcalcio brasiliana CBF TV. Il giorno giusto potrebbe essere il 30 giugno, quando al Maracanà si giocherà la finale della Confederation Cup. Potrebbe essere di nuovo Brasile-Italia con De Rossi e Paulinho pronti, al fischio finale, a fare i bagagli e viaggiare insieme verso Roma.