Attacco ai centrali della Roma

09/07/2013 10:19

Proprio i francesi rappresentano il "pericolo" maggiore. Secondo "Le Parisien", lo sceicco Nasser AlKhelaïfi si sarebbe convinto ad alzare l’asticella fino alla soglia-record (per un diciannovenne) di 30 milioni. A 30 non c’è storia, non c’è società che possa resistere. Senza contare che, da parte sua, Marquinhos non farà nulla per opporsi, lusingato a dir poco da questi corteggiamenti.

Tempo fa, il difensore dovette correre ai ripari («sono stato male interpretato, sono un giocatore della Roma, ho un contratto con la Roma e sono tanto felice») dopo che in precedenza aveva detto chiaramente: «La mia famiglia ama stare qui e io sono molto felice. Per il futuro non si sa, non si possono chiudere le porte». Specie al o al Psg, dove lo aspettano ingaggi nettamente superiori all’attuale, e questo lo sa benissimo (mettiamola così...) il suo agente Roberto Calenda. Potrebbe partire anche , reduce da una stagione buona ma non certo strepitosa (ma forse sopra media, rispetto a quella disastrosa del resto della squadra). Il tecnico del Flamengo, Mano Menezes, lo ha chiesto espressamente dopo il pareggio alla sesta di campionato con il Coritiba. L’allenatore si è convinto che adesso non si può più sbagliare, che servono quindi giocatori esperti. E come per Marquimhos, non è che farebbe le barricate pur di restare. Per la Roma non sarebbe una perdita gravissima, è un difensore rimpiazzabile e in più Leandro è extracomunitario. La sua cessione libererebbe quindi una casella. A Trigoria aspettano un’offerta, che non potrà in ogni caso essere inferiore ai 5 milioni versati dodici mesi fa nelle casse del Corinthians. La Roma non svende, semmai vende. E non venderà per sistemare le perdite di bilancio (basterebbero un paio di cessioni eccellenti), bensì per mandare via chi non crede nella resurrezione, oppure chi è tentato dagli stipendi a cinque stelle che, ora come ora, la società giallorossa non si può proprio permettere.