E tu, che stadio vuoi? Ecco i sondaggi, la Roma chiede

03/07/2013 10:04



Due anime In campo, finora, è stata una Roma mediocre; fuori, invece, il club lavora e si ingegna aspettando che i giocatori facciano il resto. Tra lunedì e ieri, oltre 65 mila romanisti (abbonati e fidelizzati) hanno ricevuto due sondaggi, commissionati dalla società alla KOI Research: tema dominante, la costruzione dello stadio. Il primo, relativo ai trasporti e alle modalità con cui ci si reca all’Olimpico; il secondo, con l’incentivo di una maglietta della Roma in omaggio per chi spenderà più di 30 euro nei Roma Store, molto più articolato (140 domande), su prezzi, servizi e tutto quello che può far nascere idee realizzabili nell’impianto che sorgerà a . La strategia della Roma è chiara: coinvolgere il tifoso in ogni sua attività, rischiando anche di andare oltre. Come nella domanda 128: «Se venisse chiesto un contributo membership una tantum (pagabile in cinque rate) in aggiunta al costo totale del suo abbonamento premium, al fine di contribuire ai costi di costruzione dello stadio, acquisterebbe ancora il suo posto a sedere nell’area preferita o lo cambierebbe con un’area diversa?». È pur vero che quelli che potrebbero permettersi un abbonamento premium non faticano ad arrivare a fine mese, però...



Obiettivo dichiarato
Con il risultato di inimicarsi la famiglia Sensi (almeno fino alla pubblicazione dell’intervista integrale alla Rai), Pallotta già nei giorni scorsi aveva parlato di social media (a proposito, la Roma diventerà «follower» su di chi posterà la foto dell’abbonamento con l’hashtag #FollowASR) e di «gestione dei fan». «È estremamente importante per noi il coinvolgimento dei tifosi nella pianificazione strategica del nostro nuovo stadio—sottolinea il presidente —. Il loro feedback ha un grande valore e ci sarà d’aiuto nella costruzione dello stadio di calcio migliore al mondo». Il sondaggio si accompagna all’invito del Italo Zanzi: «I nostri tifosi colgano l’opportunità di prendere parte alla progettazione dello stadio. Siamo impegnati nella realizzazione di un impianto sicuro, coinvolgente e accessibile, in un’atmosfera al tempo stesso intensa». Molti tifosi si sono sentiti inorgogliti dalle richieste della società; altri se ne fregano, pensando al mercato fermo e non allo snack che potranno ordinare con il telefonino. Ma a Trigoria se ne sono fatti una ragione.