27/07/2013 11:08
Rotazioni E allora i ragazzi di Garcia opposti a una squadra che nel 2013 è giunta quartultima a 44 punti dalla vetta mostra i limiti del rodaggio, maanche lidea tattica del nuovo allenatore: il cambio continuo delle posizioni. Così si vede Lamela partire a sinistra, spostarsi a destra e piazzarsi anche nel ruolo di centravanti, con altrettante modifiche di Borriello e Caprari, e così nella ripresa con Totti, Osvaldo e Tallo. Appare chiaro poi che fin quando resta in campo, la poltrona di regista sia saldamente per Pjanic, anche se è Strootman a partire fulcro centrale della mediana. Per intenderci, come movimenti in campo lolandese assomiglia più a De Rossi che a Pizarro, ultimo vero «cervello» giallorosso. In ogni caso, per tutto il match è la Roma a tenere in mano il pallino, anche perché il vantaggio trovato in fretta dai greci (17) agevola la loro tattica basata sulle ripartenze. Da un fallo di Benatia al limite dellarea su Manias, infatti, nasce la punizione calciata da Udozi su cui il giovane Skorupski rinnova le recenti ansie di Goicoechea, Stekelenburg e Lobont, facendosi trovare fuori posizione. Da quel momento la Roma spinge, impegnando Dioudis due volte con Strootman (29) e Borriello (39).
Garcia soddisfatto Inutile dire che lingresso di Totti nella ripresa aiuta a rendere fluido il gioco offensivo, e così la pressione diventa assedio, soprattutto quando la girandola dei cambi evidenzia lenorme gap tecnico fra le due squadre. Il pari però arriva in seguito a uno dei numerosissimi angoli giallorossi: Taddei serve Burdisso che segna di testa, dieci minuti prima che Balzaretti lanci Bradley nella percussione del raddoppio. Se lAris nella ripresa si segnala solo per un tiro di Damarlis che costringe Skorupski a una buona deviazione sul palo, i titoli di coda li lasciamo a Garcia. «Abbiamo dimostrato forza mentale vincendo in rimonta fuori casa. Strootman? Ha la qualità e la visione di gioco che mi aspettavo ». In fondo, forse è questa la più bella notizia della giornata.