La prima prova del 9

18/07/2013 09:45

 
Il 9-1 finale certifica la mancata validità del test, nonostante le urla continue del tecnico transalpino provassero a spezzare la noia della solita sgambatura. «Palla a terra», «Giocate semplice e senza forzare», le indicazioni più frequenti dell'allenatore, impegnato in una full immersion linguistica (tra italiano, francese e inglese) quando , Bradley e passavano dalle sue parti. Un ruolo attivo in una gara che ha registrato soltanto il debutto del croato Jedvaj: unico volto nuovo tra gli acquisti a segno da . Ci sarà tempo (probabilmente già nel prossimo impegno domenica con il Bursaspor) per ammirare anche e , rimasti sul campo d'allenamento per recuperare il ritardo di condizione accumulato rispetto ai compagni.
 
Pochi spunti e prime indicazioni nella costruzione della Roma del futuro, disegnata inizialmente con un ricalcato sulle orme di Luis Enrique e Zeman. Quattro difensori in linea e, aspettando e , fulcro del centrocampo affidato a , vero e proprio centro di distribuzione del pallone. a sinistra, Lamela a destra hanno supportato Borriello, utilizzato come unico riferimento offensivo centrale. Il disordine tattico ha poi convinto a cambiare in corsa: nuova prova con il e gioco puntato sugli inserimenti dei centrocampisti. Fatto confermato anche da , autore del primo gol: «Il mister ci ha chiesto di non dare riferimenti all'avversario e di muoverci tanto».
 
I fulmini e le prime nuvole cariche di pioggia hanno poi accompagnato la staffetta tra i due tempi, segnalando l'ottima forma fisica di e la svogliatezza dei suoi compagni d'attacco. Mentre lasciava a desiderare sulla morbida conclusione di uno sconosciuto locale, la ripresa dedicata all'ingresso dei tanti giovani ha segnalato soltanto qualche fischio timido indirizzato ad Osvaldo (doppietta) e un'ottima proprietà tecnica del giovane Jedvaj. Il commento post gara di è focalizzato sui singoli. A partire proprio da e : «Abbiamo preso la partita con serietà, questo mi è piaciuto. Oggi non possiamo giudicare la difesa, sicuramente dobbiamo migliorare l'interazione tra il centrocampo e l'attacco. regista? Il vantaggio lo vedete: è molto tecnico, quindi può giocare ovunque».
 
Un discorso simile anche per capitan : «Perché l'ho messo a sinistra? Francesco è un attaccante e ha la libertà come gli altri per muoversi liberamente. Poi è chiaro che ognuno avrà delle consegne difensive». E tra una dedica ad Osvaldo, «i grandi giocatori è meglio averli, che vederli andare via», il discorso piega sul mercato: «Mi chiedete di Marquinhos, ma mi sembra che sia ancora qui con noi. Quando ci saranno delle partenze e degli arrivi ufficiali ne parleremo. Sono comunque soddisfatto del nostro reparto difensivo, associamo esperienza alla gioventù». E poi c'è : «Mi piace la sua voglia di vincere». L'obiettivo primario che dovrà infondere alla sua nuova Roma. Per il tecnico il sudore gettato sul campo conta eccome. «Ho dato la fascia di capitano a Marquinho nel secondo perché sono soddisfatto del suo lavoro». Messaggio recapitato a tanti destinatari.