La Roma e De Rossi più vicini. Venditti: «Basta col mio inno»

03/07/2013 11:02



Per questo , che gli ha fatto i complimenti per l’ottima Confederations Cup disputata, e
hanno cominciato a programmare la prossima stagione. Il d.s. gli ha «spiegato»
e come il tecnico francese intende far giocare il prossimo anno la squadra, e ovviamente anche l’importanza che Daniele dovrà ricoprire nella terza Roma americana. Il centrocampista si aggregherà al resto del gruppo dopo il ritiro di Riscone - è stata fissata per il 21 un’amichevole contro i turchi del Bursaspor - a cui parteciperanno tutti i calciatori in rosa. Nessuno rimarrà a lavorare a Trigoria, come era successo negli anni scorsi. parteciperà, invece, alla tournée americana: lui e saranno i volti della Roma nel mondo. In attesa che il giocatore parli vis-à-vis con , quello andato in scena ieri pomeriggio a Trigoria può considerarsi in un riavvicinamento significativo tra la Roma e uno dei suoi calciatori più importanti.




Chissà se la buona notizia riuscirà a placare gli animi dei tifosi delusi, che si sono dati appuntamento il giorno del raduno (il 9 luglio) fuori da Trigoria per protestare. Tra i più amareggiati Antonello Venditti: il cantautore ha avuto parole durissime (a Centro Suono Sport e Radio Radio) nei confronti della proprietà e ha fatto una richiesta choc, quella di non suonare più «Roma Roma», prima delle partite. «Il mio inno non lo identifico più con questa Roma. Spero che lo tolgano. Gli americani stanno trattando la Roma come i Boston Celtics. Il problema non sono i laziali dentro Trigoria, ma i romanisti che non ci sono più. L’ultimo è stato Franco Baldini, vorrei che arrivasse un dirigente come lui: Paulinho (che l’ex d.g. porterà al Tottenham n.d.r.) è un calciatore suo, ora voglio vedere quali saranno i calciatori di . Ora stanno chiedendo delle indicazioni e dei soldi ai tifosi per lo stadio, e ancora non ci hanno fatto vedere nemmeno il progetto. Non possiamo essere ridotti così».