Più esperienza e personalità ma basta cessioni

21/07/2013 10:42

CORSPORT (L. FERRAJOLO) - Si delinea finalmente la terza Roma americana, dopo la fitta nebbia del doloroso post derby. Che Roma sta finendo nelle mani di ? Migliore o peggiore delle due precedenti? Più facile la prima ipotesi, anche perché dopo aver toccato il fondo, si può solo risalire. Ma senza eccedere in ottimismo, sembra di intravedere una Roma più equilibrata, con un pizzico di talento in meno e uno in più di esperienza e personalità. (...) L’arrivo di e ha fatto obiettare: ma come, questa non era la società che puntava sui giovani? Ha già cambiato rotta? Più che una riflessione, appare una provocazione.

La Roma troppo giovane e imberbe, virtuosa ma tenera e senza denti, ha già dimostrato ampiamente in questi due anni di non essere competitiva. Si può puntare, si deve puntare, sui giovani, ma costruire una squadra di seminaristi è un peccato di presunzione: ci vuole più equilibrio. E da questo punto di vista l’arrivo di un difensore già fatto come appare indovinato, benefico. A maggior ragione quello di , se il brasiliano sta bene e ne ha ancora voglia. Ma la società non ha sconfessato se stessa perché con qualche trentenne sono arrivati progetti futuri come Skorupski, gigante polacco, Jedvaj talento croato per la difesa, Bueno compagno di Nico Lopez e uruguaiano di grandi prospettive. Dunque, un mix giusto che tiene conto delle esigenze immediate e di quelle future.

Non abbiamo dimenticato naturalmente , il pezzo migliore e più costoso. L’olandese ha solo 23 anni ma è già pronto per livelli internazionali ed è il giocatore che più serviva in mezzo al campo. Una fortuna che Cellino abbia tirato la corda, meglio di , la cui quotazione stava inspiegabilmente salendo alle stelle.

Buona, allora, questa Roma? Buona, purché si fermi qui, se ne vada in vacanza e resista alle tentazioni di fare ancora cassa. Ne ha fatto in misura copiosa con Marquinhos, talento vero, che lascia un grande vuoto ma anche oltre 30 milioni. Si fermi qui la Roma, trovi altrove risorse economiche, ma a questo punto blindi , che ha voglia di rimanere, e tenga Osvaldo. (...)



Cedere Osvaldo avrebbe avuto un senso proprio per offrire a la grande chance, la stagione della sua definitiva esplosione. Ma alla luce di questi imprevisti, Osvaldo diventa ancora più indispensabile. E non può pesare la contestazione di quattro gatti, che non rappresentano tutti i tifosi. Tra le varie sfide di , che ha idee chiare e piglio giusto, anche se non suscita le illusorie ovazioni zemaniane, c’è anche quella di rilanciare e domare Osvaldo.
Forse così può nascere davvero una bella Roma.