29/07/2013 21:07
Ora però quellatto di vendita potrebbe essere annullato, con il rischio di un fastidioso ritardo sulla realizzazione della nuova casa della Roma, investimento ritenuto fondamentale da Pallotta per far decollare società e squadra. Infatti la Sais, che ha venduto a Parnasi per 42 milioni, aveva precedentemente richiesto in tribunale il concordato preventivo (per saldare i tanti creditori, tra cui Equitalia, ed evitare il fallimento) e non avrebbe potuto vendere senza passare attraverso il parere del commissario giudiziale, che invece non è stato informato. Anzi, laffare con Parnasi è stato chiuso proprio alla vigilia di unudienza davanti al giudice della sezione fallimentare del tribunale di Roma che, venuto a conoscenza dellaccaduto, ha fissato per l8 ottobre una nuova udienza, in cui si deciderà il destino delloperazione.
Il commissario non ha affatto gradito la mossa a sua insaputa mentre Pallotta e soci si sono infuriati con gli avvocati di Parnasi che, non è ben chiaro, potrebbero aver commesso unimperdonabile leggerezza o invece aver calcato la mano consapevoli che la vendita passerà lesame del giudice a ottobre. Gli scenari possibili? Si va dal peggiore per la Roma, con lannullamento delloperazione e il fallimento della Sais (e vendita allasta fallimentare del terreno di Tor di Valle, che comunque potrebbe essere riacquistato da Parnasi, pur con notevoli ritardi sulla costruzione dello stadio) al migliore, con lok alla vendita in virtù dei 42 milioni incassati da distribuire ai creditori della Sais. Fino a ottobre però Pallotta non dormirà sogni tranquilli.
(romapost.it)