Rabbia Roma: De Laurentiis ci prova pure con Lamela

07/07/2013 10:40

Il precedente De Laurentiis, del resto, non è nuovo a certi scherzi. Già un mese fa, raccontò pubblicamente di aver bussato alle porte di UniCredit (azionista di minoranza), ignorando la proprietà americana. «Ho trattato con la banca dove c’è un certo Fiorentino (Paolo, vice dell’istituto di credito e membro del comitato esecutivo della Roma, ndr) che voleva vendermi Osvaldo, ma io gli ho offerto 40 milioni per Marquinhos e Lamela». La rivelazione costrinse UniCredit alla smentita e l’incidente diplomatico con la Roma fu solo sfiorato. Un mese dopo, scoperte le lusinghe a Lamela (lui che ne pensa?), da Trigoria filtra seccatura: «Basta con queste manovre, Erik è incedibile».

Mercato difficile La vicenda, però, testimonia l’attuale debolezza della Roma, una società che ha ambizioni pari ai problemi che incontra. Il mercato è bloccato, se si eccettua l’acquisto di (in attesa dell’ufficialità) non ha ancora chiuso un affare. Non sarebbe nemmeno un gran problema, considerati i giocatori che già ci sono. È il travaglio che accompagna ogni operazione di mercato a preoccupare. La telenovela portieri in questo senso è emblematica: Rafael e Julio Cesar, le prime scelte di , probabilmente finiranno al , mentre la Roma sembra non sapere chi scegliere tra (la prima scelta), Sorrentino (richiamato ieri), Viviano e Diego Alves, nomi che non entusiasmano la piazza. si ingegna, ma è dura condurre una campagna rafforzamenti che si basa sulle vendite. Gli va dato atto che sarebbe stato molto più facile cominciare dalla cessione di uno dei tre pezzi pregiati: Marquinhos, e Lamela. E non è escluso che la prossima settimana si sieda a trattare col Psg, pronto a offrire 40 milioni per il difensore brasiliano e . Nell’attesa, stupisce che uno come non sia ancora riuscito a piazzare Osvaldo. L’accordo col sarà pure vicino, ma intanto il tempo passa e senza quei soldi il d.s. ha le mani legate, così gli obiettivi – a meno che non si chiamino Gilardino – sfumano: , tanto per dirne uno, sul quale c’è pure il Manchester United. Si comincia Anche per questo, oggi resterà a Trigoria ad aspettare (e il resto dello staff). Il tecnico francese – con cui lavoreranno anche Simone Perrotta, nel ruolo di uomospogliatoio, e Luigi Febbrari, nuovo – ha stupito tutti per personalità e idee chiare, ma senza un sostegno adeguato pure lui rischia di finire triturato