Roma contestata nel ritiro sulle Alpi. Garcia: «Chi fa così è tifoso della Lazio»

13/07/2013 16:26

CORI E STRISCIONI - Il primo giorno di lavoro dei giallorossi è infatti stato caratterizzato dalla contestazione di un gruppo di tifosi che fin dall’allenamento della mattina hanno inveito contro la squadra e la società. Il più contestato è stato Daniel Osvaldo, che ha avuto una reazione stizzita nei confronti dei sostenitori giallorossi. Non hanno migliorato la situazione le prime parole in conferenza stampa del tecnico , che ha definito «laziali» i contestatori.

«In vacanza di corsa senza chiedere scusa...per voi il rispetto è una cosa sconosciuta. Indegni». Sono stati accolti con questo striscione i calciatori giallorossi al centro sportivo di Riscone. Per tutta la durata dell’allenamento mattutino un gruppo di sostenitori romanisti ha poi rivolto cori ai giocatori.

INSULTI A OSVALDO - Il più bersagliato, era prevedibile, è stato Daniel Osvaldo. «Sei una m....», «Ti sei messo a piangere prima di Roma-» (il riferimento è ad un incontro che c’è stato lo scorso campionato prima della gara con la tra alcuni calciatori, , e Osvaldo e un gruppo di tifosi), ed una serie di epiteti irripetibili. Il centravanti italo-argentino, che è sul mercato e presto potrebbe cambiare aria, avrebbe risposto con un gestaccio che ha fatto infuriare ancora di più i contestatori. Insulti anche per Sei contento che ha segnato Lulic?») e Balzaretti Vattene a Parigi»).

RISSA SFIORATA - Le cose sono peggiorate quando il gruppo si è spostato a lavorare su un altro campo di allenamento. Lì i tifosi hanno ricominciato a prendere di mira Osvaldo, che uscendo dal campo ha reagito: «Vi prendo uno per uno, quando vi pare» le parole dell’attaccante che con il dito indicava i tifosi, sempre più infuriati. La situazione ha rischiato di degenerare e c’è stato bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma. «Falso, vattene» gridavano i tifosi.

CHIARIMENTO - Alcuni rappresentanti della tifoseria hanno poi chiesto un confronto con i dirigenti giallorossi, a cui hanno esposto le loro motivazioni. L’accusa è quella di scarso impegno e attaccamento alla maglia, una colpa che è stata accentuata dopo la sconfitta, lo scorso 26 maggio, nella finale di Coppa Italia contro la Lazio.

BUCCIA DI BANANA - Proprio la Lazio è stata tirata in ballo dal tecnico , scivolato sulla sua prima buccia di banana. «Chi contesta giocatori e club non è tifoso delle Roma, al peggio è della Lazio» la sua posizione sulla contestazione. Una frase che non è stata gradita dai tifosi presenti che hanno riservato qualche insulto anche per lui. Il tecnico è poi uscito a firmare autografi, un segnale di disponibilità che è stato apprezzato dai presenti che gli hanno riservato cori e applausi e gli hanno chiesto di cancellare la stagione fallimentare dello scorso anno. La Roma ha ritrovato tra le Alpi lo stesso clima con cui era stata accolta al raduno di Trigoria, dove uno striscione le aveva offesi: «Bentornati m...».

«BALZARETTI, VAI A PARIGI!» - Bersaglio della critica, poi, anche Balzaretti («vattene a Parigi») e vattene dall'amico tuo Lulic»), mentre la squadra è stata accusata con uno striscione di non avere fatto una piega dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio («In vacanza di corsa senza chiedere scusa, per voi il rispetto è una cosa sconosciuta... Indegni»). Eppure alla partenza dalla Capitale non era andata così male: sabato la squadra si era imbarcata su un volo della Darwin Airline da Fiumicino a Bolzano. In aeroporto a Roma i giocatori erano stati accolti da alcuni giovani sostenitori, ma anche personale aeroportuale di chiara fede giallorossa, ai quali avevano firmato autografi posando, in alcuni casi, anche per foto ricordo scattate con smartphone e tablet di ultima generazione.