Voglia di rinascita. Dal flop inglese al sogno Mondiale

15/07/2013 09:28

Bye Bye England Arrivato a Manchester come uno degli eroi del «triplete» dell’Inter, ambito da tutta Europa e corteggiato dal già da diversi anni, per l’avventura inglese è stata un incubo. I numeri lo certificano: 16 presenze complessive, divise tra Premier (9), FA Cup (1), (3), Europa League (1) e campionato Under 21 (2) con le giovanili dopo l’infortunio al ginocchio, appena 1.045 i minuti giocati, nessun lampo, nessun ricordo di quel giocatore dirompente che incantava il mondo con Mourinho all’Inter. «Non mi sono pentito di aver lasciato Milano — disse qualche tempo fa —, ma certo non pensavo di avere tutti questi problemi».

Troppi infortuni Ad un feeling mai sbocciato con la à di Manchester e col freddo inverno inglese, ha dovuto aggiungere una serie di infortuni che lo hanno allontanato dal campo per parecchie settimane. Prima uno stop al tendine d’Achille lo ha tenuto fuori da settembre a novembre, poi c’è stato il calvario al ginocchio che non lo ha lasciato in pace da dicembre a marzo, quando è stato costretto ad operarsi al menisco. Adesso dovrebbe aver risolto tutto ma il condizionale è d’obbligo e per questo le visite mediche, in programma tra oggi e domani, saranno particolarmente accurate.

Ancora a Brunico La Roma si augura che vada tutto per il meglio e in questo senso i medici del hanno dato piene garanzie. non è più un ragazzino, ma non è (ancora) sul viale del tramonto. Sarà il terzino titolare, a lui il compito di conquistare i tifosi cercando di non farsi distrarre troppo dalla bella vita romana e cercando di tornare quello di tre anni fa. Magari appellandosi anche alla cabala: sei anni fa, era il 17 luglio del 2006, è stato presentato alla stampa come nuovo giocatore dell’Inter. Dove? A Riscone.