14/08/2013 20:21
IL MESSAGGERO - Altro che '4-3-3' o '3-5-2'. Ora un software potrà aiutare gli allenatori di calcio nel battere le squadre avversarie, suggerendo come far muovere la squadra nel modo più efficace quando gioca in trasferta.
Perchè è proprio fuori dalle mura amiche che si commettono i maggiori errori. A mettere a punto il programma sono stati i ricercatori americani della Disney Research di Pittsburgh. Gli autori del lavoro, presentato alla conferenza 'Knowledge Discovery and Data Mining' di Chicago, hanno applicato l'intelligenza artificiale per analizzare le partite, 380 di 20 squadre del campionato professionistico di calcio nella stagione 2010-2011, svelando come spesso i 'mister' dei team che giocano in trasferta commettono errori di strategia. Una filosofia di gioco molto diffusa anche nella serie A italiana è quella di mettercela tutta per vincere in casa e poi accontentarsi anche di un pareggio quando si va in trasferta. Ma secondo i ricercatori è una scelta sbagliata: «Le analisi al computer - sentenziano - suggeriscono come questa sia una strategia troppo difensiva che riduce la probabilità di vittorie in trasferta». Anche se il calcio è stato al centro di questo lavoro, i ricercatori sono sicuri che il progetto è applicabile anche ad altri sport come basket, hockey e football americano. L'analisi delle 380 partite ha rilevato che i dati sulle performance di chi scendeva in campo, dai tiri ai passaggi, erano simili sia per il team che giocava nello stadio di casa che per gli avversari. Ad essere notevolmente diverso era invece il possesso di palla nell'area opposta, il 30% in più per chi giocava in casa. «Di conseguenza - precisano i ricercatori - questo team ha fatto più tiri in porta e ha avuto più occasioni per segnare. Gli allenatori che preparano la partita in trasferta sono invece più propensi a difendere e poi a contrattaccare con il contropiede». Ma spesso non basta per portare a casa i 3 punti.
I segreti del software Grazie al software messo a punto dai ricercatori, è stato possibile registrare 760.000 azioni di gioco palla. Una mole di dati poi confrontata con la posizione dei calciatori sul campo e con il possesso di palla. Il passo successivo è stato quello di dividere il campo in diverse aree e quindi verificare quante volte la palla era in ogni zona nel corso di un periodo di tempo specificato. Il lavoro ha prodotto una sorta di mappa dell'entropia del team, un parametro che indica come si comportano nell'insieme i 22 atleti che si affrontano. Ebbene, le squadre con alta entropia hanno una maggiore capacità di spostare la palla e danno più grattacapi agli avversari, mentre chi ha una bassa entropia tende a rimanere all'interno di determinate aree del campo. Grazie alla combinazione di queste mappe con le normali statistiche delle partite, l'analisi automatizzata è in grado di distinguere quale team è più preciso nelle varie fasi di gioco. Lo strumento messo a punto dai ricercatori potrà, in futuro, aiutare gli allenatori nel monitorare i progressi della propria squadra o nel fornire gli spunti per lo migliorare e sviluppare strategie di gioco più incisive.