Da Wome a Barusso, dall’Africa troppi flop

08/08/2013 10:15



MEGLIO DI IBRA


La Roma si aggrappa a Mido, ultimo giorno di mercato. Mido, egiziano, quello che nell’Ajax era considerato migliore di Ibrahimovic. Si è presentato nella capitale con una decina di chili in più. Dodici presenze e zero gol. Altro che Ibra. Daniele Pradè, con un capolavoro, è riuscito a piazzarlo al Tottenham nell’estate del 2005 incassando pure 6,75 milioni di euro. Benedetti. E siamo al 2004, estate in cui la Roma non poteva operare sul mercato (per la questione Mexes) e, grazie all’aiuto di qualche grande vecchio del calcio, arrivano a Trigoria Kuffour e Nonda, ghanese il primo, congolese (naturalizzato francese) l’altro. Due nomi. Anche con una storia dietro. Soprattutto Kuffour, inizialmente aveva stregato tutti. Tre partite ed era diventato l’erede di Aldair. Sì, proprio lui. A gennaio litiga di brutto con Spalletti, parte per la Coppa d’Africa, torna e non gioca praticamente più. Numeri alla mano, è l’africano che nella Roma ne ha totalizzato più presenze fin ora, e se ne va a Livorno, per poi sparire nel nulla. Dopo essere passato per l’Ajax, finisce la carriera sotto casa, all’Asante Kotoko. Nonda invece non stava bene, il ginocchio, infortunatosi gravemente in Francia, continuava a dargli fastidio. Nonostante tutto, qualcosa ha portato a casa, pur senza lasciare tracce indelebili. Con i due è arrivato il marocchino Kharja. Era giovane, molto tecnico, poco preso in considerazione da Spalletti. A distanza di anni si ricorda quel gol di testa che regalò il pareggio alla Roma sul campo della . Lui, almeno, qualche campionato dignitoso in serie A lo ha disputato. E per poco, con un gol realizzato contro l’Inter quando vestiva la maglia del Siena, non faceva vincere uno scudetto alla Roma. Infine c’è Barusso. Primo giorno di ritiro a Trigoria. Arriva . «Ciao Daniele». lo guarda interdetto e dice: «Ah ciao, lì per lì ti avevo scambiato per Nonda». Bene, no?