Il bosniaco sempre nel cuore della nuova Roma
11/08/2013 11:08
GHIACCIO FONDENTE - Il centrocampo, dice Garcia, è il cuore del mio gioco e se tutti i calciatori sono importanti certamente Pjanic lo è in modo particolare. L'allenatore ha in testa diverse ipotesi di schieramento base e in ciascuna di queste in un modo o nell'altro rientra Miralem. Non soltanto dall'altra sera, quando l'ingresso del bosniaco ha sciolto il ghiaccio penetrato nelle certezze della Roma davanti ai podisti del Toronto. Intorno alla difesa Garcia ha messo in piedi esercitazioni segrete su diagonali e calci da fermo. Invece nella preparazione del centrocampo non c'è nulla di leggendario. Il tecnico fa rimpicciolire a poco a poco il campo e diminuisce gradualmente il numero dei giocatori durante le partitelle. In questo modo si assicura che tutti prendano parte alla manovra e che i difensori si abituino a impostare. Benatia esce palla al piede e non c'è bisogno che un mediano scenda sempre a ricominciare. Comunque uno arretra per proteggere le zone arretrate e altri due centrocampisti avanzano. In questa situazione Pjanic diventa regista per forza propria. Più di De Rossi e dello stesso Strootman, che portano avanti il pallone, vede il gioco e risolve la ragnatela stretta di passaggi - fase nella quale tutti i giallorossi sono molto migliorati nell'ultimo mese - con un dribbling o un'apertura. (...)
DIROTTAMENTI - Servono molte prove e molta coordinazione collettiva per far funzionare quest'intrico di ingranaggi. Pjanic in caso di necessità può anche essere dirottato sul fronte offensivo di sinistra, dove si è spesso recato a correre nelle due stagioni passate. In questo caso il centrocampo diventa più rude e geometrico con l'inserimento di Bradley. Una terza soluzione prevede cambio di modulo con mediana a due e Pjanic suggeritore avanzato. Ma in fondo la buona sorte di Garcia e dei tifosi della Roma con questa struttura di squadra è proprio la varietà di schieramenti possibili unita alla flessibilità di molti giocatori nell'adattarsi a più ruoli. Florenzi rosicchia ogni metro di campo, Taddei si sente buono e felice solo quando palleggia, Marquinho è il più dotato di intraprendenza, Dodò sta cercando una posizione che gli consenta di evitare i paragoni con Balzaretti.(...)