La Roma cresce in fretta

09/08/2013 09:45



A Toronto i giallorossi centrano la terza vittoria di fila in amichevole (4-1), contro un avversario che ha lo stesso simbolo della Lazio ma vale una squadra di serie C italiana. I segnali, comunque, sono incoraggianti. E d’estate basta davvero poco per entusiasmarsi.



Così è stato : i nottambuli romanisti (la gara si è giocata alle 2 italiane) si sono stropicciati gli occhi davanti alla discesa inarrestabile di , finalizzata da
per il momentaneo 1-1, e alla punizione spedita all’incrocio da , sempre più uomo guida del centrocampo di .




È servito proprio l’ingresso in campo del bosniaco per cancellare un avvio negativo, complice anche la formazione piena di «riserve» scelta dal francese che vuole preservare i migliori per il primo vero test dell’estate domani con il Chelsea. Roma sotto di un gol per un colpo di testa di Burdisso finito nella porta sbagliata, in campo funziona poco o nulla e allora entra per il confusionario Marquinho. Cambia tutto: il risultato e la partita. «Non mi sono piaciuti i primi 20 minuti - sottolinea
- in cui abbiamo fatto troppi errori tecnici e passaggi sbagliati. Difensivamente non siamo stati bravi, poi la squadra è migliorata e l’ingresso di ha modificato sicuramente le cose».




Insieme a : il brasiliano all’esordio è rimasto in campo oltre un’ora nonostante i pochi allenamenti nelle gambe. «Bene così ma deve lavorare ancora molto» spiega . L’azione del sorpasso è passata per i piedi di e la testa di Borriello, a conferma che il napoletano, se non ci fossero altri problemi extra-tecnici, potrebbe starci benissimo in questa Roma. La ripresa è tutta di : una perla su punizione e una «furbata» finalizzata di tacco gli hanno regalato il meritatissimo riconoscimento di uomo partita.




I quasi 20mila tifosi che hanno riempito il «Bmo Field», tra cui tanti italiani, hanno dovuto aspettare i minuti finali per apprezzare finalmente dal vivo la classe di . Impressionante l’accoglienza riservata al capitano, un simbolo che non conosce confini. Lo avrà notato sicuramente Pallotta, che ora deve garantirgli il rinnovo di contratto. Senza
e Osvaldo acciaccati, ai box e Gervinho in arrivo, ha cambiato tutta la difesa rispetto alla gara vinta con le All Star e spedito in campo un centrocampo sperimentale a dir poco, con
lasciato in panchina insieme al capitano. Lamela lo ha fatto rimpiangere con una prestazione sotto tono, un po’ come tutto il precampionato del Coco. Mancano gli stimoli?




La nuova retroguardia va registrata in fretta: si fa sentire con la voce ma combina un paio di pasticci, Dodò è bello quando attacca ma fragile se deve difendere, Burdisso è sempre indietro e Jedvaj sembra fin troppo esuberante. «È giovane e deve migliorare» sottolinea il tecnico che può ritenersi soddisfatto nel complesso per una squadra che concede troppo ma crea di più nella metà campo avversaria. Domani il Chelsea di Mourinho dirà quanta strada c’è ancora da fare.