Nuova difesa, ecco i segreti: esercitazioni riservatissime, così Garcia cura il reparto arretrato della Roma

10/08/2013 11:53

Chiusure e rilancio il lavoro a fine seduta - Quando nessuno vede. Durante le sedute a porte chiuse, verso la fine dell’ora e mezzo rituale, dopo le partitelle e gli esercizi atletici e i discorsi. In difesa i movimenti sono particolarmente cerebrali, quindi meglio memorizzarli in fondo alla lezione in maniera che restino impressi. (...)Manda avanti gli attaccanti e ferma il gioco ogni volta che la faccenda non gli quadra. Traccia in terra con i suoi piedini le diagonali lungo cui i difensori devono spostarsi per tappare una falla apertasi nelo schieramento. Soprattutto si preoccupa della posizione dei mediani. E si accerta che quando un centrale recupera il pallone non si limiti a ghignare soddisfatto di se stesso. A quel punto il difensore deve impostare personalmente la controffensiva, che naturalmente nelle sedute si ferma al primo stadio, oppure cercare il compagno tecnicamente più adatto a farlo.

 Esterni e mediani ecco i meccanismi - La struttura portante della difesa per non sono i centrali, sono i terzini. Per un’ottima ragione: loro devono scendere, loro devono pensare, loro devono risalire. (...)

Il francese è un offensivista, qualcuno potrebbe azzardare un falso offensivista, e per il centrocampo ragiona all’opposto della logica comune. Non è che un giocatore dalla linea mediana si abbassi quando gli altri vanno avanti. Al contrario, come spiega bene il regista , uno arretra automaticamente e altrettanto automaticamente due diventano commando incursore. Se tutto funziona a dovere, questo meccanismo consente alla difesa di godere di una buona protezione e offre al gioco d’attacco diverse soluzioni. Non è una ricetta facile da preparare e infatti di tanto in tanto si vede allargarsi oltre il lecito lo spazio tra la girandola offensiva e il cuneo invertito formato dalla linea arretrata.

 -Balzaretti sono terzini ideali Al momento, e a dispetto delle osservazioni sulla lentezza dei due, la coppia centrale nelle intenzioni di è formata da e . (...) Sulle fasce è abbastanza ovvio credere inizialmente in e dall’altra parte a Balzaretti, che sembrano cuciti apposta dal sarto personale di . Anche Dodò a sinistra ha eccellenti caratteristiche per il modulo preferito, con qualche sicurezza in meno rispetto a Balzaretti in fase difensiva. Il brasiliano in materia va migliorando, comunque.

A destra deve guardarsi dall’alternativa , che però sembra più avvezzo a giocare in un 3-5-2 restando alto. E’ uno schema d’emergenza che sta sperimentando. Consente di dare spazio a Jedvaj con Romagnoli e Burdisso pronti a intervenire. Pur se l’argentino al momento appare e scompare, di solito nei momenti sbagliati.