Passi avanti ma restano ancora dubbi

07/08/2013 10:32



Una sintesi che, almeno in attesa delle prove vere, cioè il campionato, ha messo d’accordo le diverse anime

della Roma. Le amichevoli hanno mostrato un’incoraggiante propensione al calcio dinamico e associativo.

Tanti dettagli da mettere a punto e tanti punti interrogativi. La difesa resta il reparto più debole, dopo aver subito 110 gol negli ultimi due campionati (la ne ha presi 44). De Sanctis si è inserito bene, ma i 36 anni non si cancellano, Skorupski e
non danno sicurezza come rincalzi.  è ancora un mistero, anche se ieri si è allenato con i compagni, e
è poco adatto alla difesa a 4. e  (offerto a Valencia e Villarreal), presi singolarmente, sono buoni giocatori ma non fanno una coppia. Servirebbe un Chivu dei tempi belli. Balzaretti e Dodò hanno fatto passi avanti, soprattutto fisicamente. Jedvaj e Romagnoli hanno il futuro dalla loro, ma speriamo che lo staff garantisca anche un presente per non far perdere loro


un anno.

Il centrocampo è il reparto che dà più garanzie, ma  è un sopportato in casa (per via dell’ingaggio) e  finisce spesso nelle trattative di mercato perché c’è un bilancio da sistemare. Le garanzie del bosniaco sono e il suo staff, che lo conoscono da quando, minorenne, era la promessa della Ligue 1 con il Metz e poi un titolare fisso nell’Olympique Lione.



L’attacco è potenzialmente fortissimo,ma è anche il reparto con più dubbi: Osvaldo è in vendita e continua ad allenarsi a parte: è sparito dal rigore che gli ha regalato contro il Bursaspor; Borriello è un «problema» (copyright:
) per la terza stagione;
è a data da destinarsi; va per i 37 anni e non faceva l’esterno nel
nemmeno con Zeman; Gervinho è appena arrivato; Lamela è un po’ confuso tra ruolo e futuro: a Roma o altrove?

C’è lavoro per il d.s. , che non ha certo paura di vendere e comprare: in due anni la Roma ha fatto 121 operazioni tra entrate, uscite e prestiti. Le ultime, utili ma poco trasparenti, sono la cessione di Konaté al Lleida (terza serie spagnola) per liberare il posto da extracomunitario a e l’acquisto di Babù dalla Paganese per fare lo stesso con Gervinho. Così fan tutti, si dice. Ma non erano le parole della prima Roma made in Usa. Tanto tempo fa.