Promossi i tre esordienti: già si vede la nuova mano

27/08/2013 10:37

TATTICA E CAMBI IN CORSA

Complicato fare un esame incrociato, per via della differenza di caratura tecnica delle squadre affrontate. Equiparando, però, le statistiche delle gare di , Inter e Roma emergono dati interessanti e indicativi. Delle tre squadre, ad esempio, la Roma è stata quella che ha avuto un maggior possesso palla (66%); il si è fermato al 59% e l’Inter al 55%. Il , invece, ha sviluppato la maggior pericolosità, cioè la produzione offensiva, 78,9%, contro il 68,5% della Roma. Infine, proprio la squadra di ha avuto la maggior percentuale di passaggi riusciti, 78,4% contro il 76,2% del . Analizzando queste cifre si ha la percezione netta che le difficoltà maggiori sul piano del gioco le abbia incontrate l’Inter contro il . Ecco perché non può non esser sottolineato il contributo dato durante la gara da Mazzarri: dopo aver cominciato con il 3-5-1-1, l’ex allenatore del ha cambiato uomini e assetto passando al 3-5-2. La squadra ne ha tratto immediati benefici cominciando a giocare con maggior fluidità e mostrando, anche se ancora non in maniera esponenziale, i concetti di gioco tanto cari all’allenatore di San Vincenzo. Benitez ha stravinto e convinto alla prima uscita ufficiale nonostante il stia cambiando (il processo non si è ancora completato) dal 3-5-2 al . Non è assolutamente facile, ad esempio, passare da una difesa a tre a quella a quattro, così come non è semplice modificare l’assetto del centrocampo con tutto quel che ne consegue anche in attacco.

I PRIMATI DI RUDI

Eppure, il contro il ha dimostrato di avere già un’identità rafaelliana molto spiccata: squadra tendente all’attacco (ecco spiegato il dato elevato sulla pericolosità) ma con grande abilità anche in fase difensiva (61,3% contro il 64% Roma e il solo 55,2 Inter). Diciamo, squadra equilibrata.

era dei tre l’unico esordiente nella Serie A e il successo esterno della Roma, pur se ottenuto contro il neo promosso Livorno, merita attenzione anche per questo. La squadra giallorossa ha fatto la partita come avrebbe voluto, cioé battendo forte sul tasto del possesso palla, forse con un atteggiamento offensivo in avvio fin troppo accorto. Il controllo del gioco, comunque, è stato sempre romanista con un atteggiamento complessivo da squadra vera. Fondamentale in questo senso la posizione di
, regista basso e terzo centrale di difesa. Determinante, comunque, la mossa in corso d’opera di di piazzare nella posizione di centravanti-boa per lanciare i compagni negli spazi. Da quel momento, la Roma è stata più pericolosa e ancor più padrona della situazione.


Controllando i numeri complessivi della prima giornata (ma senza contare la partita del Franchi: i dati saranno resi noti oggi) la Roma è risultata prima in quattro delle sei particolari classifiche studiate dalla Lega di Serie A: maggior possesso palla (34’15”), tiri dentro (8), palle giocate (745) e passaggi riusciti (78,4%). Al di là del modesto valore del Livorno, non male per un tecnico esordiente come monsieur Rudi.