Roma, allenamenti segreti
03/08/2013 11:06
NASCOSTI - Boston è città praticamente europea, anche perché ci vengono a studiare da tutto il nostro continente, ed è abbastanza snob da decidere che il calcio è di moda. Un giornalista locale, con notevole perspicacia,
ha scritto giorni e ore degli allenamenti ma non ha nominato il luogo, per evitare che le molte e molte persone che gliene chiedevano si presentassero al Wellesley College per vedere di persona Totti e i suoi amici. Il Wellesley è una scuola di specializzazione di altissimo livello e ogni anno accoglie 2.400 ragazze del mondo intero. In questi giorni accoglie la Roma, su un sontuoso campo di calcio. Che non è qui per caso. Per legge le borse di studio sportive devono essere divise equamente tra uomini e donne. Dato che il football americano femminile è praticamente inesistente, quei soldi vengono distribuiti al calcio. Infatti la squadra Usa donne è la più forte del mondo.
Su quel campo di un verde così intenso da avvicinarsi allazzurro la Roma ieri si è allenata e così continuerà fino a lunedì, quando partirà per Toronto. Dovè in programma la seconda partita della tournée americana. E arrivato ed è sceso in campo Marco Borriello, continuano a frequentare la palestra dellalbergo Osvaldo e Maicon. Questi viaggi nellignoto, che poi ignoto non è dato che la Roma è già stata negli Usa tre volte in due anni, possono apparire leziosi. Si fanno, in realtà, badando bene a non trascurare laspetto tecnico. Da queste parti le strutture ci sono, il clima è adatto. Giocando si porta pure a casa qualche soldo. Solitamente gli ingaggi per la squadra ammontano a circa 700.000 euro per lintero periodo. [...].
REGOLE - Inoltre bisogna metterci dentro il valore, difficilmente calcolabile, della circolazione del marchio in attesa di una vera valorizzazione del merchandising. «E poi - spiega Tonino Tempestilli, oggi responsabile organizzativo della prima squadra - girando il mondo si fanno crescere i ragazzi della squadra e si trasmettono messaggi. Quello che cercavo di fare io quando allenavo le giovanili ora la società lo fa su larga scala. E importante vedere posti dove vigono regole magari diverse dalle nostre, magari più restrittive, e capire che bisogna rispettarle per il semplice fatto di essere lì. Questo dovrebbe valere, e vale, anche da noi. Le norme da rispettare sono queste e se sgarri becchi una multa o una punizione. Alla Roma ci comportiamo così. E per questo che siamo certi di portare in giro per il mondo unimmagine positiva dellItalia. Ci vorrebbero altri messaggi simili al nostro» [...].