12/08/2013 10:40
Comandante Rudi non cerca fronzoli, sta cercando di capire anche lambiente e dove le cose non gli piacciono o le farebbe in modo diverso, si fa sentire. Soprattutto con il gruppo, che sembra seguirlo fedelmente. Tra Garcia e i giocatori si è andata formando una chimica importante, che può fare la differenza lungo il corso della stagione. Con Pjanic, Strootman, Totti, De Sanctis, Benatia, Bradley e Florenzi il rapporto sembra addirittura in rampa di lancio. Ma è in generale un po con tutti che Rudi ha instaurato una giusta interazione, anche con quelli che apparentemente sono apparsi un po ai margini (soprattutto i più giovani). Garcia non abbandona nessuno e anche per loro, in America, è stato prodigo di consigli.
Multimania È chiaro, però, come in America i protagonisti principali siano stati soprattutto due: Francesco Totti e Michael Bradley. Il primo considerato a tutti gli effetti una leggenda, per qualità tecniche e per aver indossato una sola maglia, cosa che negli States ha avuto risonanza anche più che in Europa. Le ovazioni a Toronto, Kansas e Washington restano impresse. Per dire, alla cena di Toronto con gli sponsor della squadra di casa, a fine serata si era creato un nugolo di persone intorno ad uno stand: «Lì cè Totti, la squadra sta dallaltra parte», ha detto scherzando Garcia, ovviamente indovinando. Michael, invece, è visto un po come il simbolo di una nuova generazione, quella che a basket, baseball e football americano preferisce il soccer, in grande ascesa. Un simbolo vincente.
Tra gioie e dolori Poi cè il campo, dove le notizie più belle arrivano probabilmente dalla condizione di Maicon (cera chi lo dava per finito e dovrà ricredersi) e dalla qualità di Jedvaj, un giovane che in prospettiva può dare tantissimo. Come tanto, si spera, possa dare anche Dodò, che sembra finalmente a posto fisicamente, tanto da non aver saltato neanche un allenamento. Le note dolenti? La condizione di Castan, a tratti sembrato avulso dal contesto, non solo di gioco. E le prestazioni di Lamela, che gol a parte con il Chelsea, non è mai apparso il miglior Lamela. Questa deve essere la stagione della sua esplosione. Almeno così si augurano un po tutti, a cominciare dalla Roma.