Una sconfitta che non fa male

12/08/2013 09:59

Lontanissimo da De Sancitis per palmares, ma identico per grinta, c’è . Questo aneddoto proviene dritto dritto dall’America. Si sta giocando Roma-Chelsea, i ritmi sono frenetici, dalla tribuna si sente gridare il terzino brasiliano. Sembra che ce l’abbia con . Sembra, perché non è così. «Nessuno tiene le posizioni, nessuno tiene le posizioni!», s’arrabbia Douglas Sisenando dalla profonda destra dove a tratti pare irresistibile. parla alla pari col suo tecnico, mette a frutto del suo allenatore un’esperienza internazionale, richiama i compagni. Non a caso il duro Mourinho se lo abbraccia per parecchi secondi prima della partita. Assieme hanno vinto tanto. Hanno vinto tutto. Ed è con loro, con chi ha vinto tanto, con chi ha vinto tutto, che la Roma può vincere ancora. Oppure anche con chi non ha vinto tanto, ma è venuto per vincere tutto. Come . «Uno così forte erano parecchi anni che la Roma non ce l’aveva». Qualcuno a Trigoria è rimasto sbalordito. Kevin si sta rivelando un gigante tecnicamente, tatticamente. E caratterialmente. Ecco, questo è il punto. In società lo dipingono come un leader silenzioso. In attesa di imparare la lingua, cosa che sta facendo perché ci sono olandesi e olandesi, Kevin parla con i fatti. Il bello, per nostra fortuna, è che non è il solo. Questa è una Roma di Rudi.