Alla ricerca di un nuovo Thohir. Ma Winterling puntualizza: "Solo interessati al livello commerciale al mercato indonesiano"

03/09/2013 09:32

 

E' la maglia nera ad essere stata selezionata dai tifosi giallorossi (tra le tre partecipanti al contest) e che sarà la 'terza' per la stagione 2013/2014. ''Siamo felici di aver chiuso questo accordo che parte dal 2014. Lo sponsor tecnico e' fondamentale, perche' strategico - ricorda il direttore commerciale del club giallorosso, Christoph Winterling -. La Nike porta in tutto il mondo non solo la maglia della Roma, ma anche altri prodotti con il marchio Roma. Da' visibilita' al main sponsor, e' un marchio globale. La Nike ci ha voluto fortemente sin dall'inizio e ci ha inserito in un portafoglio globale che condividono con pochi club. Per il potenziale che vedono nella Roma, per il nome di Roma, per il nuovo stadio, per la proprieta' americana, per la visione globale che condividiamo''.

Poi il discorso si sposta sulla Roma che si aspetta di crescere in maniera importante nei prossimi anni in campo e fuori, nonostante i problemi del sistema pallone. ''Il calcio italiano e' in una situazione critica, ma ha sempre grande potenzialita'. Non e' vero che manca l'appeal, e' un prodotto globale, ma e' svantaggiato anche per un discorso di strutture - fa notare Winterling - Questo non riguarda solo la Roma, se non facciamo il salto di qualita' non possiamo competere. In Inghilterra il 30% degli sponsor sono asiatici. Dobbiamo fare sistema''. E proprio per questioni commerciali la Roma sembra interessata soprattutto al mercato indonesiano. ''La Roma li' e' molto seguita, sia su , sia su , cosi' come in tv. Lo stesso da quelle parti e' molto popolare - afferma il dirigente tedesco - Stiamo valutando in quali mercati entrare e crescere, chiaramente quello in Indonesia puo' essere un mercato che ci interessa''.

In realtà proprio questo stralcio delle dichiarazioni di Winterling è stato oggetto di discussione stamane. La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma Chiara Zucchelli (dal titolo 'Spunta un Thohir anche per la Roma? Winterling: «Ci lavoriamo su»', che riportiamo qui sotto integralmente) ha posto l'accento sulla ricerca di un partner in Indonesia. As Roma ha fatto sapere che nelle sue dichiarazioni originali il direttore commericale non si è mai espresso in quei termini e aggiunge che alcuni passaggi (come 'l’addio di Erik è una perdita. Le sue maglie erano tra le più vendute') non sono parole da attribuire a Whinterling stesso.

 

Questo l'articolo di quest'oggi della Gazzetta dello Sport:

Tanto per cambiare, ancora una volta la Roma si aggrappa a . Vuole farlo, visto che deve discutere in questi giorni il rinnovo del contratto del capitano giallorosso e, oltre al suo valore sul campo, non può non tenere conto di quanto valga a livello di immagine il suo uomo simbolo. A confermarlo è Christoph Winterling, l’uomo chiamato a risollevare un brand (oggi al 28° posto come valore tra i club, due anni fa era 21°), cheammette: «Francesco è fondamentale. Le sue maglie sono sempre le più vendute, è conosciuto in tutto il mondo, ha un valore enorme anche come marchio e non solo come giocatore». Parole importanti quelle di Winterling. soprattutto perché in questi giorni l’entourage del capitano, piuttosto deluso per il ritardo sul rinnovo, si rivedrà con la Roma per discutere il prolungamento del contratto che scade a giugno e la società non potrà non tenere conto anche dell’aspetto marketing della trattativa. Tempo fa a Trigoria è venuto un club indonesiano. In Indonesia la Roma però è solo . «Stiamo cercando di ingrandire il marchio e puntare a nuovi mercati ma non possiamo negare che Francesco lì sia quello più conosciuto ed amato».

Dopo l’Inter anche voi cercate partner in Indonesia?

«L’arrivo di Thohir sarebbe positivo per il calcio italiano. Con i proprietari del Pro Duta, la squadra che ha affrontato la nostra Primavera, abbiamo parlato di un mercato su cui puntiamo. E loro sono molto interessati alla Roma».

Intanto avete stipulato un accordo decennale con Nike dal 2014. Lo stesso ha fatto l’Inter che sembra abbia portato a casa 200 milioni di euro per i prossimi 11 anni. A quanto ammonta la parte non variabile del vostro accordo?

«Per ora posso solo dire che Nike farà parte anche del progetto stadio. Ha stipulato con noi un accordo unico, è un discorso diverso rispetto a quello con l’Inter. La partnership che hanno con noi è simile a quella che c’è, in Italia, solo con la ».

Con i bianconeri fate fronte comune anche in Lega.

«Il calcio italiano è troppo ancorato al passato».

Invece sono attuali razzismo e violenza, spesso legati alla tifoseria giallorossa.

«Non è un problema romano o romanista, ma del calcio italiano. Certi argomenti si possono risolvere solo con un fronte comune».

Ora però c’è una spaccatura.

«Spero che la lettera inviata alla Lega da Roma, , , Inter, Sassuolo, Verona e Samp serva a qualcosa».

Con la Kappa è in corso una battaglia legale da 60 milioni di euro, vista la vostra risoluzione anticipata dell’accordo.

«Da parte nostra c’era la massima disponibilità a parlare con loro. Poi abbiamo preso un’altra decisione ».

C’è un po’ di delusione perché la Roma è ancora senza main sponsor. Nessuna grande offerta?

«Non vogliamo svalutare la maglia, nei prossimi anni crediamo che la Roma possa avere un valore più grande di quello attuale».

Anche senza giovani come Lamela e Marquinhos?

«Sì, anche se l’addio di Erik è una perdita. Le sue maglie erano tra le più vendute».