Da Erik ad Adem, non cambia la storia

02/09/2013 09:44

L’INTESA
Già, . Sarà stato un caso, ma dopo l’ingresso in campo di si è visto un capitano più sciolto, più sicuro delle proprie giocate. Ha duettato spesso con il serbo, sapendo di poterlo fare con tranquillità. Questo perché Adem ha grande qualità nei piedi, non ha paura di tenere il pallone e di provare la giocata importante, quella che ti può determinare la superiorità numerica a due passi dalla porta avversaria. Ha segnato un gol, un altro (su assistenza di ) l’ha sfiorato, dando complessivamente la sensazione di trovarsi a suo agio nel sistema di gioco di monsieur . Oltre che di far giocare bene i propri compagni, tanto è vero che è entrato sullo zeroazero e nel giro di un quarto d’ora la pratica Verona era stata abbondantemente archiviata. Con quelli della Nord a cantare “ma che sete venuti a fà?” ai tifosi veronesi.