30/09/2013 12:09
CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Adesso che lui si sente nuovamente al centro della Roma, la Roma gira intorno a lui. Daniele De Rossi sembra un giocatore rinato, anzi, un campione rinato perchè di campione si tratta. Anche ieri si è prodigato in quello che ormai è un doppio ruolo: frangiflutti davanti alla difesa, regista arretrato. (...) De Rossi non solo ha ritrovato la forma atletica e la voglia di giocare e vincere per la sua Roma, ma anche e soprattutto un ruolo di leader nella squadra. Non lunico per fortuna, perchè finalmente la Roma non deve reggersi più solo sulle spalle di Totti e De Rossi. Leader tra altri giocatori che hanno forza di carattere.
Eccolo Daniele alla sesta vittoria di fila. Cosa ha aggiunto questa serata?
«Punti, consapevolezza. Non snobbiamo le partite come facevamo prima quando ce la facevamo addosso sul più bello. Giochiamo da squadra vera ogni partita e i risultati ora si vedono».
Non volevate prendere gol?
«Ho preso una ammonizione assurda proprio perchè non vogliamo che De Sanctis subisca reti. Se non prendiamo gol è più facile vincere e stare nelle posizioni alte della classifica».
Sei tornato il De Rossi di qualche anno fa
«Io provo sempre a giocare bene, faccio le cose con professionalità. Con la massima umiltà dico che è anche molto importante laiuto che arriva dai compagni e dal mister».
Roma da scudetto?
«Siamo primi dopo 6 partite, non penso che siamo i più forti. Siamo sempre stati forti e adesso ancor di più. (...)
In questi anni abbiamo preso qualche mazzata, il gusto di vincere non ci passa certo dopo 5-6 partite».
Molte volte avete avuto un po il "braccino" quando si trattava di avere troppe responsabilità
«E un discorso di approccio, di stimoli, di organizzazione. La squadra sa quello che deve fare, il mister prepara la gara in un modo incredibile. Questo si vede sia in fase di possesso che di non possesso palla»
Un De Rossi che non si vede da tempo. Non era solo colpa tua?
«Io guardo le mie di colpe, dove sono potuto mancare e sicuramente qualcosa avrò sbagliato in passato. Devo continuare a fare meglio, sicuramente per me sono più le stagioni in cui ho giocato così, che quelle in cui ho giocato male. Io penso solo alle colpe mie, al resto non mi interessa».
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«Sì, ma manca ancora una vita alla fine. Saranno le due partite più difficili fino a ora. Gli avversari che abbiamo battuto noi non so se li batteranno tutti. (...). Questanno la Roma non ha più paura di nessuno e soprattutto di se stessa».