03/09/2013 10:44
Botta e risposta Ieri, ovviamente, lo sdegno è stato generale, anche con «pizzicate» a distanza. «Fatti di una gravità inaudita, fossero successo da noi la città sarebbe stata messa sotto accusadice Flavio Tosi, sindaco di Verona Da noi le forze dellordine non avrebbero mai permesso tutto ciò. In un paese civile va rimosso chi non garantisce la sicurezza». Immediata la replica del questore di Roma Fulvio Dalla Rocca: «La polizia ha fatto il suo dovere, è stata unimboscata. I servizi di controllo sono inappuntabili, ma la città non può essere militarizzata per alcuni scriteriati». Condanna Poi sono arrivate le parole delle istituzioni nazionali («Insopportabili i teppisti nel calcio, via i violenti dallo sport» dice il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio) e capitoline: prima lassessore Luca Pancalli e neopresidente del Sett. Giovanile della Figc («Una ferita alla città, spero che il tifo giallorosso prenda le distanze dalle minoranze di teppisti»), poi il sindaco Ignazio Marino: «Roma è una città accogliente, un gruppo di violenti non la rappresenta». Quindi è stata la volta della Roma («Solidarietà agli steward aggrediti ed al Verona»), della Lega («Condanniamo le violenze che nulla hanno a che fare con il calcio») e di Prandelli: «Il nostro calcio è diventato motivo di scontro e non di incontro. Non è irrecuperabile, ma non bisogna far finta di nulla».
E ora? Domani lOsservatorio del Viminale porrà lo stop alla Away card, ora andranno in trasferta solo i tifosi giallorossi con la tessera del tifoso. «Gli elementi di criticità collegati ad alcune frange facinorose del tifo romanista saranno approfonditi per la sospensione delle trasferte per i non possessori della AS Roma club privilegedice una nota del Ministero dellInterno . Non sarà consentita la trasferta ai possessori della Away card, in possesso di elementi facinorosi. Il provvedimento segue larresto di un tifoso romanista e la denuncia di uno veronese, entrambi sottoposti a Daspo»