04/09/2013 10:30
Piuttosto che vendere il suo Lamela si sarebbe tagliato un braccio, di più, si sarebbe imposto una giornata, persino due, senza fumo. Se lha fatto, è perché non poteva farne a meno. Era, va detto, un Lamela piombato da mesi in una crisi identitaria. Se ne uscirà, avremo perso un fenomeno, ma non è così scontato. Marquinhos potrà reincarnarsi nel suo simile e opposto, Jedvaj, del brasiliano meno esplosivo, ma tecnica e testa da maledetto fuoriclasse. A dirla tutta, chi ci manca veramente è Osvaldo. Peccato il suo credersi quello che non è (una rockstar color seppia anni 60), peccato non averlo amato abbastanza nonostante la sua ostentata non amabilità. Avrebbe segnato più di venti gol in questa Roma. (...)
Ormai è chiaro anche al più abbaiante fegatoso bastian contrario della piazza che è Rudi Garcia il vero, grande colpo di questo mercato romanista. Accompagnato dalla lettera scarlatta di essere la quarta o quinta scelta, come se non essere riconosciuto dal belare dei più abbia mai significato qualcosa, lispanico di lingua francese, ma ora anche italiana, ha nellordine: restituito vita e dignità calcistica a De Rossi, insegnato a Pjanic a diventare Pjanic, ha dato il giusto onore a un campione senza tempo come Totti, senza farci bieca comunella, nè mostrandosi suddito. (...) Una squadra appena nata e una personalità che fa male solo a vederla schierata, già al tunnel che porta al campo. Kevin Strootman sarà presto archiviato come lacquisto romanista più importante dellultimo decennio, e mi tengo stretto. Ljajic, che Dio ci perdoni, ha già sbiadito Lamela. Soprattutto, tinduce a pensare che abbia strizzato solo il minimo dal suo sacco. De Sanctis, Benatia, Maicon. Vecchi, sopravvalutati, spompati? Andateglielo a dire in faccia, se avete il coraggio.