In tanti per il dopo Prandelli ma è solo questione di soldi

05/09/2013 09:50

IL PESO DELLO STIPENDIO

La Federcalcio di solito garantisce 1 milione e 200 mila. Prandelli, partito da 1 e mezzo, ora sta a 1,7: i bonus, come nei club, possono far lievitare il compenso. Solo l’Argentina e l’Uruguay, tra le nazionali di prestigio, pagano meno della nostra Figc: 1 milione sia a Sabella che a Tabarez. Zaccheroni, 2 milioni da ct del Giappone, e Allegri, 2 e mezzo da tecnico del Milan, sono tra i candidati quelli che più si avvicinano ai parametri della Federcalcio. Capello, con 8 milioni, è fuori budget. Anche Spalletti, con 5 milioni, è out. Ma, per una questione di vetrina, darebbe la sua disponibilità.

L’IDENTIKIT

Mancini, nonostante l’ultimo stipendio da 7 milioni, già si è detto pronto. Come ha fatto, martedì davanti al mare della sua Livorno e alle telecamere di Sky, pure Allegri: «Il sogno di un allenatore è guidare la nazionale. È l’ambizione di tanti colleghi e lo è per me: adesso, tra cinque o dieci anni, mi piacerebbe. Ora sto al Milan e sono contento, la Nazionale ha un ottimo ct». Dipenderà da Berlusconi: Allegri ha il contratto in scadenza. Mancini è libero. Zaccheroni fu interpellato prima di Donadoni e di Prandelli. Albertini è il suo primo sponsor. Il vice di Abete spiega: «In nazionale siamo concentrati solo sul Mondiale: sulla qualificazione da ottenere e sulla possibile trasferta in Brasile. Non ci sono appuntamenti con Prandelli. E d’altra parte non c’è mai stato alcun contatto con altri allenatori». Il ct sarà convocato dopo la qualificazione, ma darà la sua risposta a inizio 2014. Lippi approva la decisione di Prandelli: «Lo capisco: ha dieci anni meno di me e il desiderio di costruire una squadra lavorandoci tutti i giorni».