Intelligente e mai banale, è già l’idolo dei tifosi

07/09/2013 11:36

Gli inizi nel , tre anni passati vicino casa (lui è nato a Guardiagrele in provincia di Chieti), due anni di apprendistato alla e poi l’Udinese. In Friuli ha passato 8 stagioni, gli anni della consacrazione del Pirata che si è fatto conoscere al grande pubblico raggiungendo anche la coppa Uefa e la . Nel luglio 2007 ha chiesto d’ufficio la rescissione del contratto alla FIFA e ha scelto la pista estera: prima Siviglia e poi Galatasaray. Con entrambe ha vinto la Supercoppa prima del ritorno in Italia al . Quattro anni fantastici quelli passati sotto il Vesuvio dove Morgan si è fatto apprezzare come in campo e come uomo al di fuori. «Se i napoletani pretendessero dalla à quel che pretendono dal , le cose da queste parti andrebbero meglio», ha detto nel corso dell’ultima annata. In campo ha stupito tutti con i numeri: nei primi tre anni ha saltato una sola gara di campionato e ha battuto nel 2010/11 il record di imbattibilità casalinga (800 minuti) che apparteneva a Castellini (stagione ’81/82 con 762’). Un amore, quello con , interrotto quest’estate dall’arrivo di Rafa Benitiez al San Paolo e dalla chiamata della Roma.

Lui, il Pirata, per salutare i suoi tifosi ha comprato una pagina del Corriere dello Sport. «Cuore, Onore, Sudore: ciò che mi avete chiesto vi ho dato... e con il vostro Amore mi avete ripagato - si legge sulla pagina acquistata dall’ex numero uno partenopeo -. Grazie a tutti e sempre Forza !. ». Un uomo vero, onesto, intelligente e mai banale. Doveva salutare e ringraziare e lo ha fatto senza ipocrisia. Ma da quando è arrivato a Trigoria si è preso subito il ruolo di leader in campo e fuori. Alla sua prima conferenza stampa ha conquistato tutti per chiarezza e determinazione e dopo due gare senza subire reti, è diventato già un idolo dei tifosi e un punto di riferimento per i compagni.