24/09/2013 11:35
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Qualcuno ci aveva malignato sopra, altri ironizzato. Alla fine però, ridendo e scherzando il concetto di massima non era poi così lontano dalla verità. La coppia Baldini-Sabatini che aveva fatto sognare la tifoseria romanista agli albori della nuova era americana, è finita poi con lo scoppiare. In senso bonario, perché i due erano e restano grandi amici: Sabatini prese in passato il figlio di Baldini come osservatore al Palermo e lex dg giallorosso lo portò con se una volta tornato nella Capitale a servizio di Pallotta & Co.. Ma era evidente che due «lupi solitari» si sarebbero mossi meglio da soli, senza dover rendere conto ad altri, padroni di se stessi: liberi di esercitare unautonomia che ne ha fatto nel corso degli anni la fortuna.
Il feeling è rimasto invariato, perché lo stesso soggetto si può osservare da diverse angolature e poi magari ritrovarsi a condividere sensazioni identiche. Ma è chiaro come la luce che, tanto Sabatini, quanto Baldini, da soli si muovano meglio: salvo poi arrivare in contemporanea sugli stessi obiettivi di mercato. È successo più volte la scorsa estate, ma i due non si sono mai scontrati, anzi si sono scambiati cortesie, favori, consigli. A entrambi piacevano Paulinho, Jedvaj, Eriksen, Chiriches, Strootman, Capoué, poi la «divisione» è stata figlia di altre scelte molte delle quali legate anche ai budget a disposizione: diametralmente opposti. Il Tottenham è già ricco di suo (Joe Lewis docet), se poi aggiungete i quasi cento milioni per la cessione di Bale il gioco è fatto.
Ma alla fine i due hanno fatto luno sponda allaltro: insomma si sono mossi nel turbillon del mercato come due «vecchi amici». Così, forse non è nemmeno un caso se, a questo punto della stagione, le due squadre per le quali lavorano attualmente si ritrovano in vetta ai rispettivi campionati. La Roma che era di Baldini e adesso è palesemente una creatura di Sabatini, viaggia con il vento in poppa grazie anche al nuovo tecnico (da lui scelto) e si ritrova prima in classifica (assieme al Napoli) dopo le prime quattro giornate di campionato a punteggio pieno. Baldini, che con la Roma e lavventura americana aveva detto basta poco prima della scorsa estate, ha traslocato a Londra. Lì ha ritrovato (e anche questo non è un caso) quello che avrebbe voluto fosse il primo allenatore della Roma (ma allepoca ricevette un secco «no»): Villas Boas. Con lui alla guida del Tottenham ha conquistato la vetta della Premier League (in condominio con lArsenal) dopo solo cinque giornate. Insomma, da soli è meglio. Sarà la solitudine dei numeri uno, o il riscatto del «progetto»? ma quella parola non portava sfiga!?