Missione Garcia: rilanciare Marco
03/09/2013 11:14
RISVEGLI - Non è il massimo uno come Borriello per un gioco a girandola come quello del francese. Lui da centravanti vorrebbe stare più o meno fermo al centro e in avanti, come dice il nome. Tenere palla, far arrampicare la squadra fino alla trequarti, quindi cominciare a giocare. E così che il nostro Marco, anzi il loro Marco, quello della Roma che tale è rimasto con tutto il suo pesante ingaggio da quasi 4 milioni netti a stagione fino al 2015 tutto compreso, ha costruito la sua non secondaria fama di attaccante solido e saldo. Troppo saldo, per Garcia. Allora lui si è messo dimpegno per costringere lallenatore della Roma a ripensarci. Ha preso a correre per il campo. A scendere lungo le fasce, a coprire le avanzate dei centrocampisti, a dettare i passaggi che in altre squadre magari vanno per conto loro ma alla Roma sono firmati Totti e dunque non sai mai in quali libere zone dellarea possano teletrasportarti. Che cosa resta alla Roma? Tenersi Borriello risvegliato dalle grida ininterrotte di Morgan De Sanctis, portiere avvezzo a insegnare il mestiere a tutti i compagni. (...)
CAMBIARE - Deve tenere il posto caldo a Mattia Destro, in fondo. In campo oppure in panchina, dato che per adesso a Garcia va lacqua per lorto con il terzetto rotante Gervinho e Ljajic e Totti in stretto ordine alfabetico. Poi cè sempre Florenzi il mutante, attaccante aggiunto in questa fase della sua esistenza di nomade del campo. Marco Borriello è costretto ad agitarsi in tale ambiente non diciamo ostile ma difficile sì. Lo sarebbe per chiunque una squadra in cui Totti si prende il ruolo che desidera per sovrabbondanza di classe e i tanti altri si dividono il resto. Lui però la sta vivendo come unavventura in fin dei conti speciale, qualcosa che va a completare una vita in cui quasi nulla è mancato, del peggio e del buono. Un padre sparito per colpa della Camorra, una polemica con lo scrittore più famoso tra quelli che hannno denunciato gli imperi della malavita, un fratello calciatore da reality show con poche chance ulteriori di fare strada, compagne spettacolari come Belen e altre luci della ribalta, capelli distribuiti in pose sempre diverse e interessanti. (...)