Ora Gervinho è rinato. E la Roma gli chiede di non essere timido

09/09/2013 10:05

LACRIME E GOL  A Londra qualche gola profonda che lo vedeva allenarsi tanto e giocare poco coi Gunners, racconta di serate trascorse col morale a pezzi e qualche lacrima. Lui non conferma ma a Sunsport rivela che «non ero soddisfatto dei minuti che mi concedeva Wenger. Avevo bisogno di giocare per migliorare. L’allenatore non mi dava fiducia e non mi aiutava». Ecco perché appena ricevuta la chiamata di non ci ha pensato due volte a dire sì.

LA COMPILATION  La scorsa settimana in Inghilterra è stata pubblicata su Youtube una galleria con tutti i suoi errori davanti al e i fan inglesi hanno avvertito quelli italiani: «Non sa segnare», «Ha i piedi come ferri da stiro», «Corre e basta», sono stati alcuni dei commenti più perfidi comparsi per alcuni giorni sul profilo del giocatore. Gervinho bene non c’è rimasto ma, timido com’è, su questo non ha detto una parola. Ora è in nazionale, ma lo aspetta a braccia aperte tanto che a Parma, visto che si gioca di lunedì, una maglia da titolare dovrebbe essere di nuovo sua.

I CONSIGLI I suoi uomini di fiducia a Trigoria sono e Bompard, i vice di . Con loro rimane a lavorare su schemi e tecnica, si confronta sulla quotidianità e si fa consigliare. Prima di rilasciare interviste chiede un parere a una sua amica che è una sorta di ufficio stampa personale e ben conosce la sua timidezza. Solo una cosa, famiglia e musica rap a parte, lo rende felice: il calcio. Tanto che , ai tempi di Lille, disse: «Quando si sente amato in campo ti dà tutto il mondo. Vorrei averlo sempre con me». Visto che alla Roma ha fatto sborsare 8 milioni per prenderlo, i fatti hanno seguito le parole.