Procura e primato, è derby del Sud

16/09/2013 11:00

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Nemici giurati. In campo, sul mercato e nelle battaglie di Lega. Se stasera & Co. fanno il loro dovere a Parma, Roma e si divideranno il primato in classifica per almeno una settimana, senza terzi incomodi.

Il derby del Sud si riaccende. E promette di durare a lungo su diversi fronti. Quello più scottante gira attorno a Lamela e alla denuncia di : da oggi il procuratore federale Palazzi e i suoi uomini esamineranno le dichiarazioni del ds romanista, che ha accusato un club italiano di «aver aggredito» l’argentino con un’offerta impareggiabile, riferendosi proprio al senza però chiamarlo in causa esplicitamente. Ma la storia, ormai, è nota e ha acceso l’attenzione dei vertici federali che potrebbero fare pressioni sulla procura per aprire quantomeno un fascicolo.

A dire il vero, non se lo augura nessuno: avvicinare calciatori (e familiari degli stessi) sotto contratto con altre società è un’abitudine nel calcio e tra i dirigenti vige una sorta di tacito accordo. Ci si sfida con ogni mezzo sul mercato, quando è il caso si alza la voce (vedi la con il Milan per gli «agguati» a Montolivo e ) ma è meglio non andare oltre. Non a caso ha cercato di spegnere il caso sabato.

Questo non toglie il fastidio provato ai piani alti di Trigoria nei confronti del . Lamela, che poi è finito al Tottenham, era un vecchio pallino degli azzurri: Bigon ha provato a inserirsi tra Roma e Inter due anni fa ma è arrivato troppo tardi. Non è riuscito a consolarsi quando ha battuto la concorrenza dei giallorossi su Edu Vargas: allora fu Baldini a formulare un’offerta per accaparrarsi il cileno che si era però promesso al , salvo poi rivelarsi un mezzo bluff.

I casi di Rafael e sono più recenti. Il primo è stato praticamente acquistato dalla Roma per due volte tra gennaio e giugno. Poi è arrivato il a far saltare il banco. l’ha presa malissimo, ha considerato Rafael un «traditore» ma per rimpiazzare il suo mancato arrivo si è dovuto rivolgere proprio a Bigon. Quel scaricato senza troppi complimenti da De Laurentiis è costato comunque giorni di snervante attesa e di trattative alla Roma, che alla fine ha pagato 500mila euro il cartellino del 36enne per un’impuntatura del presidente napoletano.

I due club sono contrapposti anche in Lega, dove , su input della proprietà americana, appoggia la linea dei «dissidenti» mentre De Laurentiis è più vicino alle posizioni dei «governatori» Galliani e Lotito, con l’attuale scontro sui diritti tv. E pensare che due anni fa Baldini, all’inizio del suo secondo mandato a Trigoria, si riunì in gran segreto proprio con il patron del per sancire un’alleanza delle squadre del centro-sud nelle battaglie di Palazzo. Un’idea morta sul nascere.

Dopo un lungo gemellaggio, le due tifoserie non si amano da un bel pezzo. Tra un mese (il 19 ottobre) all’Olimpico si gioca : come sempre sarà massima allerta per l’ordine pubblico. E magari stavolta sul campo ci si giocherà davvero qualcosa di importante.