26/09/2013 13:21
SEGNANO TUTTI: 9 MARCATORI PER 12 RETI - Non proprio due gol qualsiasi: perché l'undicesimo e il dodicesimo sigillo della stagione dei giallorossi - rigorosamente nel secondo tempo come impone la "legge" di Garcia - sono arrivati da due calciatori che non avevano ancora mai segnato. Una vera e propria cooperativa del gol: due reti Ljajic, due Florenzi, poi una a testa per Totti, Pjanic, Strootman, Balzaretti, De Rossi e i due nuovi "cannonieri". Segnano tutti, nell'undici di Garcia: su 12 centri, 9 marcatori diversi, Sarebbero 10, con Maicon, ma la sua conclusione contro il Verona, deviata in porta da un gialloblù, è da considerare autorete. Non cambia la sostanza, però: ruoli intercambiabili, gioco veloce, ricerca costante - ma non ossessiva - della palla giusta per andare in profondità. Non certo il calcio totale di memoria olandese, ma una macchina pensante, capace di adattarsi all'avversario, studiandolo. Con la Samp, preoccupata soprattutto di non lasciare spazio agli inserimenti di Pjanic e Strootman, è servito l'ingresso a sorpresa dalle retrovie. Come successo a Mehdi Benatia a Genova. Perché nella manovra del francese Rudi i ruoli sono strumenti indicativi: sul campo, chiunque può sostituire chiunque, e se un centrale cerca gloria in avanti, De Rossi è pronto a prenderne il posto, mentre se Maicon si sostituisce all'ala, Florenzi (o Gervinho, o Ljajic, Marquinho...) è già scalato alle sue spalle.
DIFESA IMPENETRABILE: E PENSARE CHE IN ESTATE... - Anche questo, forse, il segreto di una Roma che vince - sempre, sin qui - sempre prendere gol. Uno soltanto quello incassato in cinque gare, miglior difesa del campionato (insieme all'Inter, che ha una gara in meno), e soprattutto pochissime occasioni concesse agli avversari. A Genova, appena tre tiri nello specchio per gli attaccanti di Rossi, uno solo davvero impegnativo per De Sanctis, e arrivato soltanto dopo un improvviso retropassaggio di Borriello diventato assist per Gabbiadini. Per il resto, poco o nulla. Nel derby, Klose ha visto ridotto al minimo il contributo di palloni giocabili in area di rigore, così come Amauri sette giorni prima. Toni all'Olimpico con il Verona aveva fatto fatica persino a toccarlo, il pallone, e non era andata meglio a Paulinho del Livorno, nell'esordio in campionato. E pensare che in estate la squadra di Garcia non aveva chiuso una sola gara amichevole senza subire almeno una rete, che l'avversario fosse il Chelsea oppure il Toronto. "Siamo stati criticati per la nostra difesa già in estate, ma forse non siamo poi così male", sorrideva Benatia. "Ha segnato nonostante fosse finito a terra, è quella l'immagine della Roma che voglio", lo ha ringraziato Garcia.