Roma, lo stadio è ancora lontano

09/09/2013 10:58

A quasi 9 mesi dalla stipula del contratto tra il presidente della Roma James Pallotta e Luca , il proprietario dei terreni di dove sorgerà lo stadio, però la gravidanza continua. In agenda infatti non ci sono incontri da qui a fine mese tra la proprietà giallorossa e lo stesso Marino che qualche dubbio sul progetto ce l’ha (l’eventuale candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 potrebbe fugarli). Se tutto andrà bene il progetto dell’architetto Dan Meis e del suo staff sarà portato dagli Usa all’Italia tra una trentina di giorni allungando così la data di inizio dei lavori che aveva fissato «entro 12 mesi dalla presentazione del disegno». Sui tempi della quale però il giallorosso è stato evasivo: «Avverrà presto, ma non so darvi una data».

Un ritardo che rende difficile l’inaugurazione dell’impianto che Pallotta vorrebbe almeno per la stagione 2016-2017. Il disegno in realtà è pronto da tempo ed è conservato negli studi della Raptor a New York, ma potrebbe subire ancora qualche piccola modifica. Il nuovo impianto dovrebbe ricordare lo stadio dei Dallas Cowboys di Dallas (progettato dallo stesso Meis) ma con chiari riferimenti alla tradizione di Roma. Un’arena da oltre 50 mila posti dotata di ristoranti, centro commerciali e negozi. Anche l’ad Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit interpellato ieri da Radiocor, ha ricordato l’importanza del progetto: «La Roma ha buone potenzialità come società soprattutto se si dovesse fare lo stadio di proprietà. Una dismissione della banca? Non c’è una ricerca eccessiva di un socio che rilevi le nostre quote».

Nel frattempo la società giallorossa ha inviato un nuovo questionario ai tifosi riguardo i possibili metodi di raggiungimento del nuovo stadio proponendo un parcheggio per auto a pagamento (abbonamenti stagionali da 190 euro) e un servizio navette dalla fermata metro di Magliana.