06/09/2013 10:51
Gol dalle retrovie - Nelle prime due partite di campionato la Roma è andata a segno con tre centrocampisti (Pjanic, De Rossi e Florenzi), un difensore (Maicon, anche se il brasiliano in realtà ha propiziato lautorete di Cacciatore) e Ljajic, unico attaccante a finire sul tabellino dei marcatori. Ma anche prima, durante il precampionato, la musica è stata più o meno la stessa, con sole 4 reti su 13 arrivate dagli attaccanti (Osvaldo su rigore contro il Bursaspor, Borriello a Toronto, Tallo con lAll Star Game della Major League e Lamela nella sfida con il Chelsea). Per il resto, ad andare a segno sono stati appunto i centrocampisti (2 volte Pjanic, Strootman e Florenzi, un gol per Bradley) ed i difensori (Balzaretti e Burdisso). Un dato che se allinizio sembrava poter essere casuale, dopo 6 amichevoli (senza tenere in considerazione quella iniziale con i boscaioli) e due partite di campionato può essere preso ragionevolmente come attendibile. E che parla di 13 gol complessivi su 18 (oltre il 72%) segnati da difensori e centrocampisti.
Cosa cambia - Ma perché nella Roma non segnano gli attaccanti? Il gioco di Garcia, in fase di possesso palla, si basa molto anche sui movimenti del falso nove e quando lì ci gioca Francesco Totti (che questanno ha segnato solo ai boscaioli, è ancora a caccia della prima gioia stagionale) è più facile che si creino spazi per gli inserimenti da dietro. Inoltre la Roma manca attualmente dellattaccante da 1520 gol e non è un caso che contro Livorno e Verona si siano provate soluzioni diverse: il tiro da fuori, lunodue con il rimorchio da dietro o lo scarico dalla fascia per gli inserimenti dalle retrovie. Tutte soluzioni che aumentano la gamma di opportunità per andare a segno. In attesa, poi, che Destro, Borriello o chi per loro (da gennaio, eventualmente) garantiscano anche quel cospicuo bottino di reti che si chiede ad un centravanti.