Totti, 37 anni da leggenda. Un monumento vivente

27/09/2013 09:41

IL ROMANISTA (V. META) - Scriverlo sulla facciata di San Pietro poteva effettivamente sembrare irriverente, per quanto l’omonimo inquilino del Vaticano si sia dimostrato persona alla mano. Così gli auguri a Francesco Totti per il suo trentasettesimo compleanno sono andati a scriverli su un altro monumento, quello a cui da sempre il viene associato: "Roma, 27.09.1976 - ore 13.20 - inizio di una leggenda... Tanti auguri ". Sopra, gli archi dell’anfiteatro Flavio, sullo sfondo il cielo del dopo tramonto di una giornata a metà fra euforia per il successo di Genova e attesa per il compleanno illustre. Un regalo eclatante, ma le sorprese non sono finite qui, anzi. In preparazione c’è qualcosa di molto scenografico, che - pare - potrebbe addirittura dispiegarsi fra cielo e terra. Di sicuro per si mobiliteranno in tanti, non solo la famiglia e gli amici più stretti ma anche tutti quelli che a Trigoria lavorano accanto a lui ogni giorno.



Facile immaginare un brinidisi con compagni e staff, ma quest’anno potrebbe esserci qualche sorpresa in più. Perché il momento della Roma non è mai stato così bello (letteralmente, visto che le prime cinque di campionato non le aveva mai vinte nessuno), perché un brindisi l’ha già fatto la scorsa settimana in occasione del rinnovo del contratto che lo legherà alla Roma fino al 2016 e perché, come ha detto spesso il , «il meglio deve ancora venire». Una festa che si prolungherà fino a domenica sera, quando all’Olimpico ci sarà il pienone un po’ per abbracciare ancora una volta e un po’ per spingere questa Roma ancora più in là. La panchina di Genova può essere interpretata anche in questo senso: ha voluto far tirare il fiato al miglior assistman della Serie A ma solo per riproporlo dal primo minuto davanti al suo pubblico, nella partita che segue di soli due giorni il suo compleanno e che gli ricorda un altro giorno d’autunno un po’ speciale, quello del 2000. 

Era il primo ottobre e il campionato cominciava allora per permettere alle squadre di riavere i giocatori appena tornati dai Giochi di Sydney, segnava al il suo primo gol in quel campionato. All’Olimpico finì 2-0, quello che sarebbe successo a fine stagione è storia. Tredici anni dopo, di quella Roma resta solo il . «La foto del 17 giugno ce l’ho davanti agli occhi come se fosse oggi - ha raccontato -, ma spero di scattarne presto una ancora più bella». Di certo è bellissima l’immagine che fotografa questo primo scorcio di stagione a Trigoria: l’accoglienza dei tifosi al ritorno della squadra da Genova ha fatto sorridere solo chi non aveva idea di che estate abbiano passato i tifosi della Roma. In mezzo a tutto questo c’è : cinque presenze, un gol, tre assist e 373 minuti giocati. Gli altri alla sua età si rifugiano in campionati più o meno esotici che permettono di continuare a divertirsi ma non mettono a rischio tendini e legamenti, La voglia di giocare è la stessa di sempre, anzi forse ancora di più: va bene la panchina di Marassi, ma contro il la fascia torna sul suo braccio, per farsi un regalo e andare a scartarlo sotto la Sud.