Totti e Ljajic si capiscono al volo

02/09/2013 11:30

Gli esteti hanno negli occhi la stella filante che ha infilato da venti metri sotto la traversa, con un tiro che ai più vecchi ha ricordato quello di nella porta di Peruzzi nel derby vinto 5-1 il 10 marzo 2002, quello della maglietta «6 unica» per Ilary Blasi. E unica è anche la classe di , che con ha ritrovato la fiducia e le sue qualità. Chi cerca nei particolari un segno del destino, invece, si è esaltato per il debutto di Adem che, entrato al 7’ della ripresa, ha ribaltato la gara. Fin lì la Roma aveva giocato molto meglio del Verona, ma senza concretizzare.

Con il serbo accanto a , invece, la squadra è diventata subito pericolosa. e sono nati per giocare insieme, proprio come Adem faceva alla con l’amico Jovetic. Il gol del 3-0, con un bel da fuori area, è stato il coronamento di una giornata perfetta. Quasi troppo. La Roma non vinceva le prime due gare dalla stagione 2007-2008 e, come allora, non ha subito nemmeno un gol (e pochissimi tiri in porta). Era la Roma di Spalletti e questa Roma di le somiglia. Esaltarsi troppo per due vittorie contro avversarie alla portata sarebbe sbagliato. Ma lo sarebbe altrettanto sottovalutare un fatto: la Roma, dopo il disastro della stagione scorsa, non poteva permettersi un’altra partenza falsa. È scattata di slancio, ridando entusiasmo a una tifoseria fiaccata dai risultati degli ultimi due campionati e dalle partenze di Marquinhos, Osvaldo e Lamela.

L’impressione è che con una cessione in meno (soprattutto quella di Marquinhos, che ha caratteristiche che mancano a una difesa molto fisica ma un po’ lenta) la Roma potesse concorrere anche per lo scudetto. Però i bilanci sono diventati tiranni e ha dovuto fare di necessità virtù. Il migliore della partita è stato , perfetto per 90’, capace di mandare in porta al 3’, proprio come Pogba ha fatto sabato sera con Vidal contro la Lazio. Purtroppo per la Roma, la conclusione è stata diversa.

Però è un giocatore ritrovato e con e forma un centrocampo che ha classe e forza. È un merito di che anche ieri, come a Livorno, ha corretto in corsa la formazione. Chissà se le ultime ore porteranno Quagliarella (derby di mercato con la Lazio) al posto di Borriello da girare al , con Gilardino in bianconero. Ma poiché la perfezione non esiste, la giornata è stata rovinata da scontri prima, durante e dopo la gara. Ultrà della Roma hanno atteso fuori dallo stadio quelli del Verona: contusi e fermati con intervento delle forze dell’ordine. Gli ultrà del Verona, poi, hanno causato problemi all’ingresso all’Olimpico travolgendo gli stewart. Anche qui contusi e fermati. Infine, gli ultrà giallorossi hanno sfasciato tutti i vetri del pullman del Verona, costretto a passare la notte nella Capitale.