Un brindisi per la vita. Totti prolunga fino al 2016

21/09/2013 11:49



Il numero uno della Roma conosce l’ironia del capitano («era solo una battuta, il rinnovo era nell’aria», precisa lo stesso ), ma ci tiene a dire che non avrebbe mai lasciato andar via un pezzo di storia giallorossa: «Abbiamo sempre messo in chiaro che sarebbe rimasto. Starà qui per sempre». si è affidato al suo blog per esprimere quanto fosse «strafelice»: «È il mio sogno infinito e il sogno di tutti i bambini romani e romanisti: giocare con la Roma, esserne il capitano, indossare solo questa maglia, continuare a farlo... Semplicemente fantastico. Voglio dire grazie anche ai tifosi, che sono unici e mi rendono fiero di essere il loro capitano. Perché tutti noi la Roma la amiamo alla stessa maniera, una maniera assoluta, senza se e senza ma, giorno e notte, completamente e sempre».  Ma soprattutto in un derby: «Fortunatamente ci sono solo tre romani in squadra. Noi la viviamo in modo diverso, siamo cresciuti qui, la sentiamo più degli altri. Ma alla fine vogliamo tutti la stessa cosa: vincere».

L’ottimismo è tornato dopo un biennio buio: «Siamo partiti con il piede giusto, abbiamo trovato una quadratura e un allenatore competente che vuole far giocare bene la squadra e vuole rispetto, quello che mancava negli ultimi tempi. Di questo passo, sarà una Roma competitiva per il futuro». Dal passato sono state prese maglie e sagome d’impatto, che hanno accolto Francesco nella nuova sala stampa di Trigoria. Ce n’era anche una in azzurro, ma per ora è un «nì» la risposta a Prandelli: «La mia Nazionale è la Roma. Se dovesse succedere qualcosa all’imprevisto, sono a disposizione».

Pallotta nel passato recente (e americano) non ci si rivede e preferisce tirare una linea netta che separi la breve parentesi Di Benedetto dalla sua Roma: «Vorrei precisare che sono presidente dal luglio scorso. Sono sicuramente soddisfatto di quanto abbiamo fatto negli ultimi 3-4 mesi, ci rendiamo conto che siamo in un processo in fieri, ma stiamo procedendo spediti». Pallotta e vanno nella stessa direzione: vogliono vincere qualcosa il prima possibile. Il primo per far tornare i conti, il secondo per questione di cuore.