21/10/2013 10:27
CORSERA (G. PIACENTINI) - La sua importanza nello straordinario inizio di stagione della Roma va oltre lo zero nella casella delle reti segnate. Perché, anche se non è ancora riuscito a trovare la via del gol, Marco Borriello sta lasciando lo stesso il segno. Contro il Napoli, venerdì sera, lo ha fatto conquistando il rigore che ha consentito a Pjanic di mettere in cassaforte in risultato, provocando lespulsione di Cannavaro e giocando una gara maiuscola. Per questo, a fine gara, Daniele De Rossi («Annamo a vince» fu lsms di benvenuto quando il centravanti napoletano arrivò in giallorosso dal Milan) gli ha voluto fare pubblicamente i complimenti: «Borriello è lesempio più grande che abbiamo in squadra: comportandosi da professionista ci si possono togliere soddisfazioni. Si allena con professionalità, tiene sempre alto lumore e non si lamenta mai. Con il Napoli è stato il più decisivo di tutti».
Un pensiero, quello di De Rossi, largamente condiviso non solo dai compagni di squadra e da Rudi Garcia («Ha la dinamite nei piedi, è lunico centravanti con determinate caratteristiche che ho a disposizione», disse a Riscone di Brunico) ma anche da gran parte della tifoseria, che in questo scorcio di stagione ha cambiato idea nei suoi confronti. Merito suo, che non è più quello che con Ranieri rivendicava un posto in campo per i «venticinque mila gol segnati», ma è diventato quello che si sacrifica per i compagni, che fa il «lavoro sporco» dentro larea di rigore. E che, dopo che la Roma aveva provato a cederlo nelle ultime ore del mercato estivo, si è detto disponibile a spalmare il suo ricchissimo contratto (guadagna 3 milioni netti a stagione, più i premi) in scadenza nel 2015, andando incontro alle esigenze della società. Domenica cè lUdinese, a cui ha già fatto gol 10 volte (due triplette nel 2007-08 con il Genoa). Lavversario ideale per ricominciare a segnare. E per essere felice fino in fondo.