Cori discriminanti, la Sud rischia un’altra chiusura

19/10/2013 10:45



Cori
Tutto molto triste, niente di nuovo. È materiale che arricchirà la casistica della «discriminazione territoriale», ammesso che alle orecchie di arbitro e ispettori federali i cori lanciati dai romanisti (i classici: «Vesuvio lavali col fuoco» e « colera») siano arrivati forti e chiari, e a più riprese (e sempre rintuzzati dalle risposte dei napoletani: «Romano bastardo»). Basteranno a far scattare la chiusura delle curve? La Roma è recidiva. Prima del Consiglio federale che ha ammorbidito la norma, avrebbero garantito i sigilli a tutto l’Olimpico. Ora, il giudice sportivo dovrà decidere se chiudere il settore da cui sono partiti quei cori, la , che ha già scontato una giornata di chiusura con il Verona. Di certo a proposito di discriminazione territoriale c’è la presa di posizione dei romanisti, perfettamente in linea con le maggiori tifoserie italiane: «Negate i biglietti a tifosi della stessa à e regione e poi parlate di discriminazione? Buffoni», lo striscione esposto in Sud.



Petardi e fumogeni
Anche qui, nulla di inedito. Malcostume italico, che raggiunge il suo apice quando si incontrano Roma e . La curva Nord (romanisti) e l’adiacente Distinto (napoletani) si sono sfidati a colpi di petardi e fumogeni dal riscaldamento al vantaggio giallorosso, festeggiato proprio sotto il settore ospiti. è stato quanto meno incauto a mostrare il suo numero di maglia ai napoletani.



E Maradona? Non ha portato bene al (i romanisti lo hanno salutato con affetto: «Torna quando vuoi»), ma se non altro il suo ingresso all’Olimpico ha interrotto per pochi minuti lo scambio di insulti. Fuori dallo stadio, la situazione è rimasta sotto controllo. Prima del fischio d’inizio, un gruppo di romanisti armati di coltello è stato messo in fuga. PS Gli ultimi scambi della partita sono stati accompagnati da «La società dei magnaccioni » e «’O surdato ‘nnamorato ». Bello, bellissimo